Quanti sono in Ticino i beneficiari di prestazioni d’assistenza ? Quali sono le cause per cui le persone devono ricorrere a questo sostegno sociale? Una situazione precaria professionale? La disoccupazione? Un contesto familiare problematico e fragile sul piano sociale ed economico e costantemente bisognoso di aiuti? Degli stipendi insufficienti? Una formazione scolastica tale da non potersi più inserire o reinserire nel mercato del lavoro? Se le cifre indicano che negli ultimi mesi c’è stato un rallentamento nelle richieste d’aiuto, si può dedurre che questa flessione di domande sia un buon segnale che porterà progressivamente ad una riduzione importante di un fenomeno che per molti nuclei familiari è ancora oggi un pesantissimo e, spesso, umiliante fardello con cui confrontarsi? Partiamo da questi interrogativi e, soprattutto dalle cifre, per spiegare cosa significa, per i giovani e per i meno giovani, vivere di e in… assistenza. Spazio poi ai vari programmi ed incentivi che i Comuni, le associazioni, gli enti pubblici e quelli privati offrono alle persone beneficiarie di aiuti e sostegni sociali. Ricordiamo che per richiedere l'assistenza sociale la persona deve dapprima recarsi al proprio Comune di domicilio, il quale fornisce una prima consulenza personalizzata, consegna la lista della documentazione necessaria e fissa l'appuntamento presso lo “Sportello Laps” del proprio comprensorio. L'assistenza sociale prevede una prestazione ordinaria, che copre il fabbisogno di base calcolato sulla base della situazione familiare e personale, alla quale possono essere aggiunte delle prestazioni speciali per far fronte a bisogni particolari o puntuali. La persona a beneficio di assistenza sociale deve collaborare attivamente e fornire tutte le informazioni necessarie per stabilire il diritto alla prestazione o un percorso di inserimento sociale o professionale.
Ospiti:
Cristina Oberholzer Casartelli, capo dell’Ufficio del sostegno sociale e dell’inserimento del Dipartimento della sanità e della socialità
Marco Fantoni, direttore di Caritas Ticino
Jenny Marcionetti, ricercatrice del Centro competenze innovazione e ricerca sui sistemi educativi (CIRSE) della SUPSI e responsabile del progetto e dello studio “A 20 anni in assistenza: percorsi di vita dei giovani ticinesi beneficiari di aiuti sociali”
Roberta Pantani, vicesindaco di Chiasso e responsabile del Dicastero Socialità
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