Un borgo in cui si respira anche oggi tanta storia rossocrociata, avendo avuto un una parte storica molto significativa nel 1476 con la battaglia di Grandson, conclusasi con la vittoria dei Confederati su Carlo il Temerario.
Il castello, situato in posizione strategica su una collina affacciata sul lago, è una delle più grandi fortezze della Svizzera ed è risale al XIII secolo. Oltre al castello, nel quale è allestito un museo con una raccolta storica di armi dell’Istituto svizzero delle armi antiche e una collezione di automobili, meritano una visita anche la Chiesa evangelica di Grandson, un tempo votata a San Giovanni Battista, il municipio caratteristico per il timpano ornato con lo stemma della città e la Casa del Balivo che si costituisce di una facciata settecentesca preceduta da doppia scalinata e con un balcone in ferro battuto.
Un borgo dal fascino medievale che, per la sua importanza, è stato descritto e raffigurato anche nel Voyage Pittoresque o Tableaux de la Suisse che il barone Beat Fiedel Zurlauben diede alle stampe a fine 1700: una pubblicazione inestimabile che consta di centinaia di scritti e di tavole incise su rame che raccontano la Svizzera ai tempi dell’Antica Confederazione.
Guida speciale di questo viaggio è lo storico Francesco Cerea, direttore culturale dell'Associazione I Borghi più belli della Svizzera, di cui Grandson fa parte.
Grandson, prima parte 10.05.19
Sì viaggiare 10.05.2019, 09:05
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Grandson, seconda parte 10.05.19
Sì viaggiare 10.05.2019, 09:05
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