Il sistema dell'aura
Come possiamo definire il valore di un’opera d’arte? Non stiamo parlando unicamente del valore finanziario, ma dei fattori che contribuiscono a riconoscere, ad apprezzare, a definire un’opera d’arte come tale e a collocarla nei contesti ai quali si riferisce. Stiamo parlando di come sia possibile che il lavoro di un artista possa essere mis-considerato per secoli e poi ritenuto straordinario, geniale. Stiamo quindi riflettendo su come mai un’opera possa essere definita da taluni un capolavoro, da altri indegna del titolo stesso di opera.
Prendendo spunto dal libro Mercanti d’aura - Logiche dell’arte contemporanea, scritto a quattro mani da Alessandro Dal Lago e da Serena Giordano e pubblicato dall’editore Il Mulino di Bologna, questa puntata di Laser propone una passeggiata intorno al termine e al concetto di aura, insieme agli autori del libro, lui sociologo e lei artista, a un artista, Giulio Paolini, a un gallerista, Massimo Minini e a un collezionista, Giancarlo Olgiati.
Ciascuno, tra i protagonisti della conversazione, evoca gli aspetti che a suo avviso contribuiscono a costruire il valore, se non l’essenza di un’opera d’arte. Si tratta di visioni diverse dettate da esperienze, ruoli e vissuti radicalmente complementari tra di loro, come quello di un artista e quello di un sociologo.
Ma anche visioni distinte possono creare aree di intreccio e di confronto reciproco e, soprattutto, contribuire a nutrire di sostanza la nostra percezione del sistema dell’arte, del lavoro dell’artista, del funzionamento del mercato e del concetto di aura, tanto effimero e delicato quanto intrigante.
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