La Commissione europea ha inflitto a Google una multa di 2,95 miliardi di euro (2,77 miliardi di franchi al cambio attuale) per aver violato le norme sui cartelli dell’UE distorcendo la concorrenza nel settore delle tecnologie pubblicitarie (“adtech”). Lo ha riferito venerdì lo stesso esecutivo europeo in una nota.
A Google è stato ordinato di porre fine a pratiche di autopreferenza e di attuare misure volte a eliminare i conflitti di interesse intrinseci lungo la catena di fornitura dell’adtech. Secondo indiscrezioni di stampa, non smentite, nei giorni scorsi il commissario europeo al commercio Maros Sefcovic si sarebbe opposto all’emissione della multa, proponendo di sospenderla.
L’annuncio di questa sanzione contro il gigante americano era atteso a inizio della settimana, ma è stato ritardato in un contesto di tensioni economiche tra l’UE e gli Stati Uniti, come ha confermato mercoledì all’AFP una fonte della Commissione.
Trump minaccia nuovi dazi all’UE
Il presidente statunitense Donald Trump minaccia nuovi dazi all’UE per quella che considera una sentenza “ingiusta” su Google. “Oggi l’Europa ha colpito un’altra grande azienda americana, Google, con una multa di 3,5 miliardi di dollari, sottraendo di fatto denaro che altrimenti sarebbe andato a investimenti e posti di lavoro americani”, attacca Trump sulla sue rete sociale Truth Social. “Questo si aggiunge alle numerose altre multe e tasse emesse contro Google e altre aziende tecnologiche americane, in particolare. Davvero ingiusto, e il contribuente americano non lo tollererà!”, avverte il presidente americano.
“Come ho già detto, la mia amministrazione non permetterà che queste azioni discriminatorie vengano mantenute. Apple, ad esempio, è stata costretta a pagare 17 miliardi di dollari di multa che, a mio parere, non avrebbe dovuto essere inflitta: dovrebbero riavere indietro i loro soldi!”.
“Non possiamo permettere che questo accada alla brillante ingegnosità americana e, se ciò dovesse accadere, sarò costretto ad avviare un procedimento ai sensi della Sezione 301 per annullare le sanzioni ingiuste imposte a queste aziende americane”, ha concluso l’inquilino della Casa Bianca riferendosi alla legge sui dazi.

Google non dovrà vendere Chrome
Telegiornale 03.09.2025, 12:30