Non si impongono leggi speciali, per il perseguimento dei reati commessi tramite le reti sociali come Facebook, Twitter e i blog. E' la posizione del Governo, che in materia ha fatto preparare un rapporto sull'attuale quadro giuridico.
La relazione non indica sensibili lacune per i problemi posti da questi nuovi canali di comunicazione.
Meno chiara è invece la responsabilità dei fornitori di servizi che concedono gli accessi. Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) è stato quindi incaricato di verificare se, sotto questo aspetto, sia invece necessario legiferare.
Red.MM/ARi
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RG 12.30, il servizio di Roberto Chiesa
RSI Info 09.10.2013, 15:34