L’economia mondiale resta fragile anche a causa del recente mancato accordo negli Stati Uniti sul bilancio federale e sui rischi di insolvenza della maggiore potenza economica. Su questo sfondo si è tenuta a Washington la riunione autunnale di Banca Mondiale e Fondo Monetario.
Entro giovedì prossimo dovrà essere trovata una soluzione: se non ci sarà accordo sull’aumento del tetto del debito pubblico americano, gli USA potrebbero dichiarare bancarotta statale. Le conseguenze sarebbero nefaste in tutto il mondo: gli investimenti verrebbero a mancare, i mercati azionari bloccati. Secondo la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, presente al vertice, è chiaro che nessuno si augura un tale scenario.
Schneider-Amman per una Banca Mondiale meno esitante
Il consigliere federale Johann Schneider-Amman ha chiesto sabato che l’azione della Banca mondiale sia resa più efficiente.
“L’istituzione è oggigiorno impacciata, esitante e deve divenire più dinamica”, ha detto il responsabile del Dipartimento federale dell’economia pubblica. Attraverso degli interventi potrebbero essere risparmiati 400 milioni di dollari da investire più utilmente.
ats/reuters/mas
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RG 12.30 Il servizio di Thomas Paggini
RSI Info 13.10.2013, 13:58