Le segnalazioni

Obbligata a stipulare l'assicurazione malattia per il figlio residente all'estero

  • 07.11.2014, 17:55
pillole una sopra l'altra.jpg
  • iStockPhoto

Egregi signori, gentili signore,

Sono di nazionalità rumena e vivo e lavoro qui da voi in Ticino dal 2009 con il permesso di dimora. Nel 2011 ho trovato lavoro come badante e ho ottenuto il permesso L ed anche gli Assegni Familiari per mio figlio che vive e studia in Romania.

Quest'anno a maggio, avendo ottenuto il permesso B, sono iniziati i problemi: l'Istituto delle Assicurazioni mi ha obbligata a stipulare un contratto d'Assicurazione Malattia anche per mio figlio che risiede al mio Paese d'origine.

Alle mie richieste di spiegazioni hanno citato non ben specificati "Accordi bilaterali" dei quali meccanismi pure i funzionari della Cassa Malati ne erano all'oscuro.

Mio figlio, studente, gode in Romania dell'Assistenza sanitaria statale gratuita. Quindi non paga alcun premio assicurativo e riceve cure mediche, medicine e cure ospedaliere gratis. Per tutte le citate prestazioni nessun medico, farmacia, e/o ospedale emette fatture: nè sul territorio Rumeno tantomeno per l'Estero.

Inoltre vige in Romania una "abitudine" consolidata nei decenni e/o secoli di dare generose mance a tutti gli operatori sanitari e non (infermieri, dottori, primari, maestri, docenti, professori); mance in denaro o in natura, delle quali ovviamente, nessuno osa chiedere ricevuta.

Questo si fa per vedersi abbreviare iter procedurali di rilascio documenti; veder abbreviata l'attesa di una visita medico-specialistica e altre forme di attenzioni-agevolazioni. Senza una "doverosa e lauta" mancia si scende irrimediabilmente in fondo alla scala delle priorità e urgenze.

Ho quindi cercato di far capire ai succitati funzionari che assicurare mio figlio è perfettamente inutile e costoso per me. Inoltre anche in caso di malattia non mi sarebbe possibile presentare qui in Svizzera i corrispondenti giustificativi alla Cassa Malati per gli eventuali rimborsi spese.

Intanto, causa agli Accordi Bilaterali lacunosi e lontani dalla realtà rumena, sono costretta a pagare premi assicurativi costosi e inutili.

Come posso farmi ascoltare? E da chi? Auspico che questa mia situazione (ma non sarò di certo la sola) possa venire ripresa e divulgata da voi. Io di certo non verrei ascoltata.

Ringrazio per l'attenzione che vorrete dare a questa mia lettera.

Distinti saluti e ringraziamenti.

CHISCAN Florentina

Ti potrebbe interessare