Lo Special One torna nel suo regno

Le luci dei riflettori, come sempre, sono tutte puntate su di lui. José Mourinho, dopo un periodo lontano dai campi da calcio, da quando ha sostituito Mauricio Pochettino alla guida del Tottenham è tornato a parlare e, soprattutto, a far parlare. Lanciata la sua esperienza alla guida del club londinese con la vittoria in campionato sul West Ham, ora lo Special One vuole riprendersi anche la Champions. Ad attenderlo, nel modernissimo Tottenham Hotspur Stadium, la sfida ai greci dell'Olympiacos. Il tecnico di Setúbal, prima di tutto, cercherà di ricucire il rapporto con i tifosi: "Stasera speriamo di riuscire a ristabilire l'empatia con il nostro fantastico pubblico. Vogliamo metterci alle spalle i risultati negativi in cui la squadra è incappata nell'ultimo periodo".

Una partita contro un avversario tutto sommato abbordabile che, in caso di successo degli inglesi, ne sigillerebbe il passaggio gli ottavi con un turno di anticipo. Mourinho, almeno in conferenza stampa, non ha perso lo smalto dei tempi d'oro. Incalzato sulle possibilità della sua squadra di riscattarsi dopo la batosta morale subita nella scorsa edizione, con la sconfitta in finale patita contro il Liverpool, ha risposto così: "Quando stai per atterrare sulla luna e non ci riesci, la frustrazione è enorme. Tutto, però, dipende dalla mentalità delle persone e dal modo in cui reagiscono nelle avversità. Posso comunque immaginare che perdere una finale di coppa europea sia una grande delusione". Lo sguardo tagliente e sarcastico con cui il tecnico ha accompagnato l'ultima frase è tutto un programma. Lui, di finali, non ne ha perse mai. Proprio mai.