Calcio

"Lui si completava con me e io con lui"

Il commosso ricordo di Vincenzo Brenna dell'amico Otto Luttrop

  • 22 novembre 2017, 12:34
  • 8 giugno 2023, 13:13
Otto Luttrop

In riva al lago nel 2006

  • Ti-Press

Per Otto Luttrop, Vincenzo Brenna è stato più di un compagno di squadra, è stato un vero amico in quel Lugano che nella seconda metà degli anni 60 riuscì ad alzare al cielo anche una Coppa Svizzera. "Ho imparato tantissimo da lui - ricorda commosso l'ex attaccante bianconero - ci fermavamo sempre dopo l'allenamento a battere i calci piazzati. Ma in campo lui si completava con me e io con lui, perché i lanci che faceva andavo sempre a prenderli, però con i corner e le punzioni laterali qualche gol gliel'ho fatto fare".

"Non era un carattere molto facile. Ci siamo mandati... diverse volte abbiamo litigato duramente, ma i veri amici poi si ritrovano sempre"

Vincenzo Brenna

Brenna ricorda poi come il centrocampista tedesco a quell'epoca fosse l'unico professionisa della squadra: "Gli altri hanno sempre lavorato, ma lui si allenava anche da solo, poi una volta finito si puliva le scarpe e curava tutto in modo incredibile. I giornali della svizzera tedesca gli hanno affibbiato il soprannome di Atom Otto e quando battevamo lo Zurigo o il Basilea, non capitava spesso veramente, ma comunque dicevano che lo volevano comperare. Lui però era talmente affezionato a Lugano che non ha mai voluto cambiare maglia".

"In campo era uno che non si nascondeva mai. Già solo le punizioni che tirava... era una cosa incredibile quello che faceva con il pallone e quando partiva in progressione neanche un treno lo fermava"

Vincenzo Brenna

L'intervista di Fabio Degli Antoni a Vincenzo Brenna (22.11.2017)

RSI Sport 22.11.2017, 15:51

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