Il tifoso Sabbatini è sicuro: “L’Inter può battere chiunque”

Uno è stato un bomber del Bellinzona, l’altro, seppure oggi vesta il granata, è stato bandiera e capitano del Lugano. Sul campo si sono scontrati solo quattro volte, ma questa sera davanti al televisore Cristian Ianu e Jonathan Sabbatini torneranno ad essere rivali. Tifoso del Barcellona il primo, sostenitore nerazzurro il secondo, in comune la fede trasmessa da loro connazionali che in quei club hanno fatto la storia. “Nel Barcellona ci sono stati due grandi calciatori rumeni - ha spiegato Ianu - uno è il più grande di tutti, Georghe Hagi, e l’altro è Popescu che è stato persino capitano”. “Quando ero piccolo tifavo il Nacional di Montevideo e ai tempi ci giocava Ruben Sosa, passato poi all’Inter - ha detto invece Sabbatini - Lo stesso ha fatto in seguito Alvaro Recoba. È per loro che ho iniziato a tifare i nerazzurri”.

Il pirotecnico 3-3 dell’andata ha bene evidenziato le caratteristiche delle due squadre, con un Barcellona a dominare il gioco, ma che lascia inevitabilmente praterie pronte ad essere sfruttate dagli uomini di Inzaghi. Sabbatini e Ianu sperano di rivivere una partita spettacolare come quella del Montjuic, non immaginandosi un approccio differente da parte delle due formazioni. “Il Barça gioca in questa maniera spregiudicata perché può permetterselo e sa che davanti crea sempre tantissimo - ha detto l’uruguaiano - L’Inter è però una delle squadre migliori in Europa e ha un grande allenatore, sono convinto che abbia tutto per raggiungere la finale”. Gli fa eco l’ex centravanti rumeno: “Flick fa giocare i suoi sempre all’attacco indipendentemente dal punteggio, e al momento i risultati gli stanno dando ragione. Sono dunque ottimista per il passaggio del turno, anche se l’Inter è abile a sfruttare quelle poche occasioni che si crea e può quindi fare male a chiunque”.