Ciclismo

Quelle leggi non scritte...

Oggi una tappa da copione con Gaviria che emerge sempre più

  • 18 maggio 2017, 20:57
  • 8 giugno 2023, 07:20
Gaviria festeggia il tris

Il colombiano festeggia il tris

  • Keystone

di Giancarlo Dionisio

La corsa è corsa e non si guarda in faccia a nessuno. Un assunto che assolve la Movistar, che nella tappa del Blockhaus aveva continuato a spingere a tutta anche dopo la carambola che aveva steso il Team Sky. Stavano menando da parecchi km, non era il caso di vanificare il prezioso lavoro dei gregari. In corsa ci sono tuttavia dei comportamenti imprescindibili. Nella Forlì - Reggio Emilia, con 3 uomini in fuga, con 5-7 minuti di margine, era fuori di dubbio che la squadra della maglia rosa non tirasse un solo metro.

Maestri, Marcato e Firsanov non costituivano pericolo alcuno. In questi casi il compito spetta, non per legge, ma per logica e per convenzione, ai team dei velocisti. Ecco perché agli avamposti del gruppo si vedevano le maglie blu della Orica di Ewan e della Quick-Step di Gaviria e quelle rosse della Lotto Soudal di Greipel. Il ciclismo sembra proporre un copione logoro e ripetitivo. Sembra, ma, per fortuna, variabili e imprevisti sono dietro l'angolo.

Grazie a questi Pöstelberger ha beffato tutti in occasione della prima tappa a Olbia. Inoltre in altre 3 circostanze la fuga di giornata è andata in porto. Subentra quindi un senso di frustrazione nell'animo delle squadre degli sprinter, che, secondo un'altra legge non scritta, non possono scialacquare così tante occasioni, pena gli strali, gli improperi e le minacce di sponsor e team manager che pretendono successi e visibilità. Si spiega quindi come oggi l'arrivo in volata non sia mai stato messo in discussione. Questa è la teoria, mentre la pratica e la strada ci hanno confermato che un ragazzo di 22 anni che viene dalla Colombia si sta profilando come uno dei più forti velocisti della sua epoca. Si chiama Fernando Gaviria. Oggi ha firmato il tris, ma lui ama il poker.

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