Hockey

"Siamo messi bene, ma il futuro mi preoccupa"

Thomas Roost, scout svizzero per la NHL, parla della sua attitivà in Europa

  • 13 maggio 2019, 12:46
  • 9 giugno 2023, 11:14
U20

L'U20 ai recenti mondiali di categoria è stata autrice di un exploit

  • Keystone

Da oltre 20 anni Thomas Roost è un nome che conta parecchio nell'hockey europeo. Il 58enne è infatti responsabile per Svizzera e Germania della NHL Central Scouting Europe, ovvero un organo che è alla costante ricerca di giovani talenti per conto della massima lega mondiale di hockey. "Cerchiamo giovani che possano ambire alla NHL. La difficoltà sta nel poter valutare il potenziale di sviluppo di un giovane, perché non è detto che il miglior 17enne sarà anche il miglior 25enne".

Lo zurighese segue dalle 120 alle 140 partite all'anno, un lavoro notevole che è però anche cambiato parecchio nel corso degli anni: "Una volta era diverso, si andava alle partite e si annotava tutto su un taccuino. Oggi è tutto molto più tecnologico, con statistiche puntuali e video che vengono analizzati nei minimi dettagli".

Negli ultimi anni gli svizzeri sono diventati un punto fisso nel panorama NHL. Roost si dice soddisfatto anche se sul futuro ha qualche dubbio in più: "A breve termine saremo ancora molto forti. Lo sviluppo futuro mi preoccupa, i nostri giovani accusano un ritardo tra i 14 e 16 anni e questo credo sia in gran parte dovuto alla minore qualità degli allenatori delle giovanili rispetto ai migliori paesi al mondo".

NL, il servizio sullo scouting (Sport Non Stop 12.05.2019)

RSI Sport 12.05.2019, 19:56

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