Dall’inviato a PyeongChang Andrea Torreggiani
Come quattro anni fa a Sochi, la Svizzera non è riuscita a raggiungere i quarti di finale olimpici. Patrick Fischer ed i suoi ragazzi tornano a casa con un bilancio di tre sconfitte, contro Canada, Cechia e Germania, ed una sola vittoria, contro la debole Corea del Sud. Bilancio assolutamente insufficiente, soprattutto perché i tedeschi erano un’avversaria alla nostra portata..
Il migliore: Jonas Hiller. Il portiere del Bienne, forte comunque di una grande esperienza a livello olimpico, è partito come secondo di Leonardo Genoni, ma gli ha rubato il posto già nel corso della prima partita partita e non glielo ha più restituito. Il 36enne ha chiuso i suoi terzi giochi olimpici in carriera con uno shutout contro la Corea del Sud e una percentuale di tiri respinti del 95.6%. Subito dopo la partita con la Germania, il turgoviese ha annunciato che non vestirà più la maglia della Nazionale.
La delusione: i nostri cecchini, o presunti tali, che hanno avuto le polveri assolutamente bagnate, visto che se si esclude la vittoria contro i coreani la Svizzera ha segnato solo tre reti in tre partite. Va bene costruire una squadra di lottatori ed un gruppo solido, ma qualcuno il disco prima o poi deve buttarlo dentro…
La sorpresa: alla sua prima esperienza a livello internazionale, Enzo Corvi ha dimostrato di avere personalità. E Patrick Fischer ha fatto molto affidamento su di lui, tanto che l’attaccante del Davos è risultato il giocatore più utilizzato tra i rossocrociati dopo le tre partite della fase a gironi ed il quinto dopo il playoff. Per il 25enne di Coira, che ha anche messo a referto un gol, 65’20” totali trascorsi in pista. Nella sfida con i tedeschi però non ha brillato.
Legato alla diretta di Svizzera - Germania (20.02.2018).