Fedrinka, coppia d'oro e d'argento

dall'inviato a Lilla Marcello Ierace

Due uomini per grandi imprese, due campioni per grandi trionfi. L’avevamo detto, dimentichiamoci quelle quattro sconfitte consecutive in Coppa Davis, tutte assolutamente ininfluenti (perché in tre occasioni si è poi comunque vinto e nell’altra ci siamo presi un 5-0 dagli americani). Quando la vittoria conta, eccome, i nostri due fenomeni ci sono. E così, come a Pechino 2008, con la splendida cavalcata verso l’oro olimpico, anche qui a Lilla Federer e Wawrinka hanno confermato di essere una coppia su cui puntare. Il duo elvetico è andato a prendersi il punto del 2-1 contro Julien Benneteau e Richard Gasquet in questa finale di Coppa Davis contro la Francia, grazie ad un match condotto con grande intelligenza e chiuso con il punteggio di 6-3 7-5 6-4.

Elvetici che già avevano dalla loro l’unico scontro diretto, essendosi imposti negli ottavi di Indian Wells 2011 in tre set, contro una coppia, quella francese, che tra l’altro fece il suo esordio nel circuito a Lugano, quando i due arrivarono ai quarti di finale del Challenger 2003. E in questi undici anni i due transalpini hanno maturato una notevole esperienza nella specialità, e proprio per questo c’era parecchia apprensione in vista del match odierno. Ma, come detto, i due rossocrociati hanno saputo supplire a quella mancanza di automatismi tipici del doppio (che possono anche essere decisivi) con abbondante talento e acume tattico.

E che i ragazzi fossero particolarmente carichi si è visto fin da subito, quando sono andati a prendersi il break nel sesto game del primo set dopo una serie pazzesca di attacchi. Il secondo parziale si è dimostrato nettamente più faticoso, con gli elvetici quasi sempre sotto nel punteggio e costretti ad annullare ben cinque palle break. In questo contesto è salito in cattedra Stan con un paio di servizi da ritiro di patente, a 228 e 234 km/h. Ma alla prima occasione – e qui i campioni si distinguono dai buoni giocatori – Fedrinka ha colpito ancora, togliendo il servizio ai francesi nell’undicesimo game. La conquista del secondo set ha poi trascinato per inerzia anche la cavalcata nel terzo, mettendo ancora in evidenza la strepitosa forma fisica e mentale di Wawrinka e un Federer apparso quasi completamente recuperato dal problema alla schiena. E questo, in vista dei due decisivi match di domenica, ci fa già sognare. Sogni d'oro, come quelli a cinque cerchi, e d'argento, come l'Insalatiera.