La Fondazione Claudia Lombardi per il Teatro si prepara a voltare pagina: entro la fine del 2026 lascerà la sua storica sede nell’ex Ostello di Figino. Dopo sette anni di attività intensa e generosa, in uno spazio che ha accolto spettacoli, festival, atelier e sogni, la Fondazione si prepara a voltare pagina. Non per scelta, ma per necessità: i costi di gestione dell’ex Ostello sono diventati insostenibili, e i progetti di ristrutturazione si sono arenati.
Claudia Lombardi, presidente e anima della Fondazione, lo dice con lucidità e determinazione: «La decisione di vendere lo stabile è maturata nel tempo. Ma la Fondazione sta molto bene». Non è solo una dichiarazione di intenti, è una visione. Perché se è vero che le mura di Figino hanno ospitato una comunità artistica viva e pulsante, è altrettanto vero che lo spirito della Fondazione non si esaurisce nella sua storica location.
Una nuova casa per la Fondazione Claudia Lombardi
Alphaville 16.07.2025, 11:05
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La stagione 2025-2026 è già pronta. Gli eventi per celebrare i dieci anni della Fondazione sono in cantiere, con la collaborazione degli studenti SUPSI. E anche se il futuro prossimo potrebbe essere segnato da un periodo di “nomadismo”, come lo definisce Lombardi, le attività non si fermano. Il teatro, dopotutto, è per definizione movimento, trasformazione, adattamento.
In questi anni, la Fondazione è diventata un punto di riferimento per artisti emergenti e compagnie teatrali locali. Ha offerto spazi a pigione moderata, atelier, consulenze preziose per chi muove i primi passi nel mondo dello spettacolo. Ha costruito una rete, ha dato fiducia, ha creato opportunità. E lo ha fatto con tre parole chiave: passione, professionalità e cura: «Accogliere le persone e il loro lavoro», dice Claudia Lombardi, «è ciò che gli artisti hanno sempre apprezzato di più».
La programmazione della Fondazione riflette questa apertura: spettacoli per famiglie, drammaturgia contemporanea, il festival Garten che riunisce tutte le generazioni. Non si tratta solo di fare teatro, ma di costruire comunità, di creare spazi di incontro e di dialogo.
La ricerca di una nuova sede è in corso. Il Luganese è la zona ideale, ma nulla è ancora deciso. Quel che è certo, però, è che la Fondazione non si ferma. Perché il teatro, quando è autentico, non ha bisogno di mura per esistere. Ha bisogno di visione, di coraggio, di comunità. E tutto questo, la Fondazione Claudia Lombardi ha dimostrato di averlo.