Cinema

La musica di Venezia 81

Diverse le proposte che strizzano l’occhio agli appassionati di musica nel programma dell’edizione 2024 della Mostra del Cinema

  • 07.09.2024, 10:00
  • 18.09.2024, 12:10
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Sono principalmente quattro le pellicole che durante la recente Mostra a Venezia si sono occupate, in diverse modalità, di musica. A cominciare dal film in concorso di Pablo Larraín dedicato alla figura di Maria Callas. “Maria” è un biopic classico, anche se incentrato principalmente sull’ultima settimana di vita della soprano, prima del decesso avvenuto nella sua casa parigina il 16 settembre 1977. Il regista cileno (al terzo film dedicato ad una importante figura femminile del XX secolo, dopo “Jackie” sulla vita della signora Kennedy-Onassis e “Spencer” dedicato a Lady Di) scegliendo Angelina Jolie per il ruolo di protagonista, si è assicurato contemporaneamente l’attenzione globale ma anche il rischio di veder vanificato tutto il grande e pregevole lavoro di messa in scena della vicenda. E così è stato, perché la bravura della Jolie nel calarsi nei panni della Divina, non ha una analoga funzionalità nel rendere il personaggio credibile. Pur con 7 mesi di lavoro sul playback e sui movimenti della cantante, è proprio questo il limite del film: la Jolie che finge di cantare...

Qualche anno prima, ovvero nel 1971/72, è ambientata la vicenda raccontata nel documentario “One to One: John & Yoko”, di Kevin Macdonald e Sam Rice-Edwards, uno dei film più amati di questa edizione. Un documentario che trasporta nella vita dei due artisti appena trasferitisi negli Stati Uniti dopo aver lasciato l’Inghilterra per i continui insulti che Yoko Ono riceveva dai fan dei Beatles ogni volta che usciva di casa. In cerca di apparente tranquillità, perché in quello stesso periodo Yoko Ono è alle prese con una battaglia legale per riavere la custodia della figlia, sottrattale dal primo marito, insieme a John e ad altri attivisti per le liberà e i diritti umani, imbastiscono il progetto di una serie di concerti e manifestazioni tra cui proprio “One to One”, l’unico concerto completo che John tenne dopo aver lasciato i Beatles. Proprio alcune delle immagini dello show, restaurate e rimasterizzate dal filmato in 16mm originale, insieme a registrazioni personali inedite, rielaborate con la supervisione di Sean Ono Lennon, costituiscono l’ossatura del film.

I Beatles, al completo, sono protagonisti di un altro documentario: “Things we said today”, del regista rumeno Andrei Ujică, che racconta il primo concerto dei Fab-Four allo Shea Stadium di New York per inaugurare la tourné americana del 1965. Questo lavoro risulta invece alquanto bizzarro nella sua costruzione. Intanto della musica dei Beatles non c’è praticamente nulla; la band viene mostrata al suo arrivo a New York, circondata da migliaia di fan sia all’aeroporto che in hotel e, ovviamente, in occasione del concerto. E viene invece proposta una parte della conferenza stampa (decisamente surreale, fra domande senza senso e risposte tra il sarcastico e l’annoiato) per riempire la prima mezz’ora di film. Il resto è una contestualizzazione storica del periodo, sicuramente socialmente intenso, spaziando tra le sommosse razziali di Watts in California e l’Esposizione mondiale di New York. Arrivederci e grazie: i Beatles, insomma, un pretesto per un film senza capo ne coda.

Ultimo film del lotto, quello che ipoteticamente poteva essere il più interessante per il pubblico, desideroso di scoprire qualcosa su una band di culto quale i Pavements. Ebbene, “Pavements” del regista Alex Ross Perry è una grande occasione gettata al vento. Lunga la lavorazione, che ha portato, prima del film, a realizzare un musical, “Slanted! Enchanted! A Pavement Musical” che in parte è raccontato con immagini e “dietro le quinte” nel documentario. Così come la mostra “Pavements 1933-2022: A Pavement Museum”, che rientra pure nella struttura del film. Un polpettone onirico ma anche allucinato che vuole raccontare una band, quella di Stephen Malkmus, che non vuole essere raccontata in maniera tradizionale. Quindi un progetto strampalato, curioso, che i fan irriducibile ameranno. Almeno loro. Forse.

21:26

81° Mostra Internazionale di Venezia

Spoiler 04.09.2024, 13:40

  • courtesy: labiennale.org/it/
  • Chiara Fanetti e Alessandro Bertoglio

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