Gianluigi Trovesi è uno dei più apprezzati jazzisti italiani, sulla scena internazionale dagli anni Sessanta e con una ricchissima discografia alle spalle. Questo disco è la riedizione rimasterizzata del primo album realizzato a suo nome, registrato in parte dal vivo al Festival jazz di Imola nel luglio del ’78 e in studio a Milano.
Baghèt è il nome della cornamusa bergamasca, la città da cui proviene Trovesi, che nel disco alterna parti solistiche e in trio con un giovane Paolo Damiani al contrabbasso e il veterano Gianni Cazzola alla batteria.
Come solista, Trovesi si spende al clarinetto, suo strumento d’elezione, ai sassofoni e alle launeddas, in omaggio alla sua concezione allargata di musica – “musica totale” direbbe il suo mentore Giorgio Gaslini – in cui entrano le danze popolari, i ballabili e l’avanguardia classica. Il disco ebbe il Premio speciale della critica discografica italiana e diede una spinta formidabile a una carriera che negli anni avrebbe impresso un timbro originale sul jazz europeo di cui Trovesi è riconosciuto come faro assoluto.