Musica rock

I 60 anni di “Satisfaction”, l’inno ribelle dei Rolling Stones

Fu il primo grande successo della band: rivoluzionò le classifiche e rese la British Invasion fenomeno culturale globale

  • Oggi, 15:02
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Gli Stones nel maggio del 1965

  • Imago/Allstar
Di: Red. Paganini/Red. Musica 

Proprio in questi giorni, sessant’anni fa, si scriveva una delle pagine fondamentali del pop rock internazionale: il 12 maggio 1965 agli RCA Studios di Hollywood i Rolling Stones registravano infatti il singolo (I can’t get no) Satisfaction che sarebbe stato pubblicato negli Stati Uniti il 6 giugno 1965, balzando rapidamente in testa alla Billboard Hot 100. Si trattò del primo grande successo del gruppo di Mick Jagger e Keith Richards che in un sol colpo sdoganava in cima alle classifiche le distorsioni più acide e proclamava la British Invasion come un fenomeno culturale e sociale di portata globale.

Paganini ha scelto di affrontare questo anniversario in modo indiretto: innanzitutto commissionando al gruppo Balkan Lovers una nuova versione di (I can’t get no) Satisfaction, trasponendola di epoca e di genere per affermarne il valore culturale simbolico e trasversale.

Il secondo riferimento agli Stones è dato dal documentario Catching Fire, la storia di Anita Pallenberg di Alexis Bloom e Svetlana Zill. Modella, attrice e icona di stile, Anita Pallenberg fu legata ai Rolling Stones sia da questioni di cuore (fidanzata prima di Brian Jones e poi di Keith Richards, da cui ebbe tre figli) sia da aspetti artistici, fungendo da vera e propria musa e ispiratrice per l’estetica del gruppo. Il film è basato sull’autobiografia della Pallenberg – intitolata Black Magic – rimasta inedita e ritrovata dai figli dopo la sua morte nel 2017. Per questo, la lettura intima e postuma delle pagine del diario è stata affidata alla voce di Scarlett Johansson.

LEGATO A “PAGANINI” (LA1) DEL 25.05.2025, ORE 10:30

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