Musica Popolare

I Suonatori della Valle del Savena, un’onda lunga cinquant’anni

Il racconto alla RSI di Placita “Dina” Staro, violinista e ricercatrice

  • 10 giugno, 08:56
  • 11 giugno, 10:11

Un’onda lunga cinquant’anni

Grand Bazaar 06.06.2024, 15:35

  • Courtesy: Dina Staro
Di: Christian Gilardi

Nella valle del fiume Savena tra i comuni di San Benedetto Val di Sambro, Monzuno, Monghidoro, Loiano e Pianoro, negli Appennini bolognesi opera un particolare gruppo musicale, I Suonatori della Valle del Savena, di cui ricorre, nell’anno 2025, il cinquantesimo anniversario di fondazione.

In Valle Savena, fino agli anni Cinquanta del XX secolo, secondo le testimonianze, suonavano un centinaio di violinisti per la festa sacro e profana. Erano eredi e protagonisti della tradizione dei concerti d’archi: in quella società agri montana semiprofessionisti e professionisti di musica da veglia e cerimonia. Suonavano il ballo antico nelle veglie e feste locali, e inni nelle cerimonie, ma erano anche orchestrali stagionali in città e nelle riviere.

Nel 1975, con il nome I Suonatori della Valle del Savena, Primo Panzacchi, alla fisarmonica, Ariodante Minarini, al basso tuba, Bruno Zanella, alla chitarra e Melchiade Benni, al violino, portarono all’attenzione di studiosi e pubblico urbano il repertorio dei balli antichi montanari.

Ne abbiamo parlato con Placita “Dina” Staro, violinista e ricercatrice che suona oggi con I Suonatori della Valle del Savena.

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