«Negli ultimi 10-12 anni ho lavorato principalmente come strumentista e interprete in altri gruppi. Ma qualche anno fa ho capito che dovevo perseguire la mia visione per riuscire a condurre una vita sostenibile».
Sarah Palin negli anni ha prestato mani e strumenti ad artisti svizzeri come OneSentence.Supervisor (di cui è stata batterista) o Kusk K e gli americani BoyToy, per i quali ha suonato il basso. Eppure, nell’anima di questa polistrumentista aleggiava un sentimento di mancanza: quello delle radici. In sintesi, le serviva un rifugio.
Sarah Palin il rifugio se l’è costruito con Palinstar e ne parla nel suo album di debutto Backtrain Places (Mouthwatering Records) l’album heart-rock (“heart” come il cuore) di un’artista che ama il grunge, il kitsch e ogni cosa che sta tra Mica Levi e Chappel Roan.
«È un processo senza fine, chi l’abbia fondato e come sia stato fatto è una bella domanda. Molte canzoni di questo disco sono nate negli ultimi anni. Mentre le scrivevo e mentre le producevo insieme all’amico batterista zurighese Mario Hänni, non capivo se avessi il coraggio di pubblicarle o che cosa ne sarebbe stato. Credo sia anche un processo di crescita verso sé stessi, che spero non finisca mai» racconta nell’intervista di Sandra Romano.
Palinstar è un condensato indie rock di grandi melodie, testi essenziali e una voce sensuale che parla di auto-apprendimento, cura di sé, trasformazione e sensibilità. «Vedo queste canzoni come istantanee, e ne sono molto contenta. Le ho finite due anni fa e lentamente sono uscite, ma io oggi sono a un punto completamente diverso. È un classico caso di jet-lag emotivo, come mi piace dire. È una bella testimonianza dei tempi. Ecco perché mi sto esercitando ad amare me stessa piuttosto che essere perfezionista». E c’è una curiosità: alcuni testi sono tradotti letteralmente dallo svizzero tedesco all’inglese, a cominciare dal titolo dell’album. Sono modi di dire inglesi inesistenti che si possono scoprire ascoltando le 9 canzoni di questo primo e consistente esercizio.
Backtrain Places di Palinstar è una capsula del tempo che trasporta piccole gemme maturate nel corso di tanti anni e che ne raccontano la storia.
