Oscar Mazzoleni è considerato tra i massimi esperti del sistema politico svizzero, a cui ha dedicato numerosi studi, con particolare attenzione alle dinamiche regionali e alla comparazione della democrazia elvetica con il contesto internazionale. Ad Alphaville, su Rete Due, ha discusso di democrazia svizzera in occasione di una conferenza dal titolo La democrazia svizzera. Peculiarità e trasformazioni, tenutasi a Riazzino martedì 3 giugno 2025.
Studioso di scienza politica, con una solida base anche in sociologia e storia, Mazzoleni ha accettato l’invito dell’associazione filosofica Orizzonti filosofici per dimostrare quanto sia importante costruire ponti tra saperi diversi per comprendere meglio la complessità della democrazia:
«Io non ho studiato filosofia politica, però so che si concentra tradizionalmente su ciò che dovrebbe essere la società, su come la società dovrebbe organizzarsi, perseguire obiettivi di giustizia, di libertà e di bene comune. La scienza politica in qualche modo è un derivato, storicamente parlando, della filosofia politica. È una scienza non proprio triste come l’economia, ma è una disciplina empirica che studia il funzionamento reale delle istituzioni politiche. Però è importante non scordarsi da dove si arriva, quali sono le origini, i principi ideali a cui ci si riferisce perché la democrazia non è solamente un funzionamento reale, ma è anche un ideale su cui occorre confrontarsi».
Oscar Mazzoleni, professore ordinario di scienza politica all’Università di Losanna
Nel dibattito pubblico europeo si parla spesso di democrazie in crisi, tra crescente astensionismo, polarizzazioni, ma anche una sorta di deriva autoritaria. E la democrazia svizzera, con le sue specificità e con le sue istituzioni, possiede gli anticorpi per resistere a queste tendenze? Oppure anche il nostro modello sta mostrando segnali di vulnerabilità?
«Certamente le tendenze globali ci devono far riflettere e ci devono anche ricordare che siamo in un mondo interconnesso. Tuttavia, è anche vero che la Svizzera ha una sua unicità. Il federalismo prevede un insieme di centri di potere relativamente autonomi. Un policentrismo è anche quello per cui non esiste un potere centrale: non c’è un Presidente della Repubblica, non c’è un primo ministro. Il potere esecutivo è poco centralizzato e deve fare i conti con il Parlamento e con varie istanze ormai ben radicate. È dal 1848 che abbiamo questa struttura essenzialmente mai modificata se non per piccoli elementi. E che in qualche modo ciò rappresenta un anticorpo rispetto a una volontà di potenza che si può esprimere attraverso la volontà di imporre un potere esecutivo centralizzato, come sembra essere il caso oggi negli Stati Uniti e in altri paesi, dove appunto si vuole concentrare tutto il potere attorno al presidente».
Oscar Mazzoleni, professore ordinario di scienza politica all’Università di Losanna
Il Prof. Mazzoleni ha approfondito in diversi lavori proprio le peculiarità della democrazia svizzera, caratteristiche spesso viste come degli argini ai populismi e all’accentramento del potere. In un’epoca di grandi semplificazioni politiche ma anche comunicative, questo meccanismo è ancora valido ed efficiente? Oppure in un qualche modo necessita di essere quantomeno ripensato?
«La Svizzera non corrisponde a un modello politico pensato e costruito da un filosofo. La Svizzera, al contrario, nasce come processo, attraverso meccanismi che a poco a poco si intrecciano tra di loro come frutto di processi storici. Oggi ci rendiamo conto che questa architettura rimane ancorata essenzialmente attorno all’idea di democrazia diretta. Il modello svizzero racchiude appunto un principio di democrazia referendaria tra i più sviluppati, tra i più usati al mondo. Un forte federalismo, anche rispetto ad altri Paesi. È uno dei Paesi dove i poteri rimangono ben distribuiti. Poi il governo collegiale limita la personalizzazione del potere. Certo è che si può discutere sui limiti di questo modello, ma è altrettanto vero che di fronte ad un mondo sempre più incerto questa stabilità politica è eccezionale».
Oscar Mazzoleni, professore ordinario di scienza politica all’Università di Losanna
La democrazia svizzera, peculiarità e trasformazioni
Alphaville 03.06.2025, 11:05
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