Storia

Affaire Dreyfus, storia di un’ingiustizia

Una ferita nelle istituzioni che si scoprono minate dalla frode

  • 16 marzo, 13:45
  • 16 marzo, 20:04
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Di: Red.

Il famoso “affaire Dreyfus” è stato l’evento principale della vita politica francese alla fine dell’Ottocento, dalla nascita della Terza Repubblica alla Prima Guerra Mondiale. Viene ricordato anche, e soprattutto, come l’evento politico e mediatico più spettacolare della fine del XIX secolo.

L’opera di Clotilde Bertoni, Nel nome di Dreyfus La storia pubblica di un caso di coscienza (Il Mulino), ricostruisce la complessità di questa storia, evidenziandone l’attualità. Dreyfus è stato -a detta della ricercatrice- il caso mediatico e giudiziario «più pirotecnico, disseminato di sorprese spiazzanti, folto di conflitti» .

Attualità dell’Affaire Dreyfus

Alphaville 14.03.2024, 12:35

  • mulino.it

La falsa accusa di tradimento (spionaggio a favore della Germania) a carico del capitano Alfred Dreyfus (e il lungo e complicato procedimento giudiziario che ne seguì) rappresenta uno spartiacque senza precedenti e segna una crisi dentro le istituzioni che si scoprono minate alla base dalla possibilità della frode (altrimenti detta fake news).

Le manovre fraudolente contro Dreyfus da parte dello Stato Maggiore, guida dell’establishment militare sconfitto nella guerra con la Germania del 1870 e responsabile dell’espansione coloniale francese, manifestarono un andazzo del tutto incompatibile con lo stato di diritto: ovvero la tendenza dell’universo poliziesco a manipolare documenti e a distorcere i fatti per fini nazionalistici (come avvenne anche con la repressione del movimento comunardo e più tardi con il movimento anarchico).

Il caso Dreyfus sollevò un radicale sentimento antisemita (il capitano Dreyfus era un ricco alsaziano di famiglia ebrea), che determinò l’insorgenza di spinte sioniste e antisioniste.

L’opinione pubblica francese si divise su due fronti, “Dreyfus” e “anti-Dreyfus”, polarizzazione che connoterà per sempre l’agire sociale e politico. Oltre al ruolo decisivo della stampa, cruciale è stato anche il ruolo svolto dagli intellettuali, come dimostra la campagna di Emile Zola a sostegno di Dreyfus, culminata nel famoso “J’accuse”, articolo pubblicato il 13 gennaio 1898.

Il punto di svolta del caso fu il suicidio di Hubert Joseph Henri, il principale accusatore di Dreyfus, nonché la scoperta di documenti e la fuga in Inghilterra del vero colpevole, il maggiore Esterházy, che aveva svolto attività di spionaggio a favore della Germania. Nel frattempo, la fine dell’affaire vide la nascita del gabinetto di sinistra Waldeck-Rousseau e l’emergere di figure politiche chiave.

L’Affaire Dreyfus resta nella memoria collettiva come una ferita delle istituzioni che fatica ancora a rimarginarsi

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