Gallery video - Nave Concordia, trovati altri 2 cadaveri
Sono stati trovati i corpi di altre 2 donne sul ponte 4 della nave Costa Concordia, naufragata all'Isola del Giglio. Lo ha annunciato il commissario delegato all'emergenza, Franco Gabrielli. Sale così a 15 il numero di morti causati dalla sciagura avvenuta lo scorso 14 gennaio. I 2 corpi non sono stati ancora recuperati.
Bart Huizing, della Smit Salvage, la società che curerà l'operazione di svuotamento del carburante, ha intanto annunciato che i lavori inizieranno domani. Circa 2200 tonnellate di carburante (quasi 2 milioni di litri) sono ancora presenti nei serbatoi del transatlantico. Secondo il commissario Gabrielli le ricerche potranno continuare contemporaneamente.
"C'è già una contaminazione, stiamo cercando di impedire che ci sia fuoriuscita" di carburante ha annunciato dal canto suo il ministro dell'Ambiente Corrado Clini rispondendo a una domanda sui rischi in seguito al naufragio della Costa Concordia davanti all'Isola del Giglio.
Legambiente chiede la zona protetta
Legambiente ha chiesto oggi di istituire da subito l'Area marina protetta dell'Arcipelago toscano sottolineando che “in una zona protetta la nave non sarebbe entrata, avrebbe mantenuto la distanza prevista dalla normativa sulla zonazione dell'area e questa terribile tragedia non sarebbe avvenuta”. Istituire ora il parco marino, afferma l'associazione, “dopo tre decenni dalla sua prima previsione, sarebbe un segnale importante per la sicurezza dei cittadini e la tutela dell'ambiente”
L'Area marina protetta (AMP) dell'Arcipelago Toscano, rileva Legambiente, non è mai stata istituita anche per l'opposizione di quegli stessi localismi che ancora pochi mesi fa sollecitavano gli “inchini” rasenti a coste e che, se fosse stata approvata l'Area Marina Protetta al Giglio così come proposta dal ministero, non sarebbero potuti avvenire in zona B (dove si è schiantata la nave), ma solo più a largo della costa