Laser

Raccontare Caporetto

di Alessandro Bertellotti

  • 31.10.2017, 10:00
Caporetto

Caporetto

  • esercito.difesa.it - Wikipedia

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Martedì 31 ottobre 2017 alle 09:00
Replica alle 22:35

Una disfatta senza precedenti, una ritirata precipitosa, le linee di combattimento arretrate in pochi giorni di oltre 150 km, sul Piave, dopo tre anni di battaglie che avevano provocato centinaia di migliaia di vittime.

“Caporetto” nei dizionari della lingua italiana è sinonimo di sconfitta disastrosa. Alla fine di ottobre 1917, il regio esercito italiano era stato colto di sorpresa e surclassato dalle truppe austroungariche e tedesche, proprio sulle rive della cittadina sul fiume Isonzo. Friuli e Veneto furono persi in poche ore, i morti si contano a decine di migliaia da entrambe le parti, oltre 250 mila soldati italiani fatti prigionieri, un milione gli sfollati.

Nel Regno d’Italia fu necessario arruolare i “ragazzi del 99”, che nel 1917 avrebbero compiuto 18 anni, da molti storici considerati decisivi per le sorti del conflitto.

Ma la particolarità di quell’evento, considerato tra quelli che hanno segnato la Grande Guerra, è che la storia si legge sui diari dei soldati, sulle lettere spedita dal fronte, visitando musei che raccolgono le collezioni degli oggetti usati in battaglia, o visitando i luoghi teatro del conflitto, in alcuni casi perfettamente conservati. Una storia “dal basso”, composta da voci ed emozioni che insieme compongono un mosaico in grado di raccontare l’orrore, il dolore e il sacrificio di chi è stato travolto dalla guerra cento anni fa.

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