Ambiente

Gli abeti delle Dolomiti reagiscono all’eclissi solare

Uno studio conferma che gli alberi comunicano tra loro durante l’evento e che le foreste sono comunità di esseri viventi che si scambiano informazioni

  • Oggi, 06:50
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  • IMAGO/blickwinkel
Di: red. giardino di Albert/Christian Bernasconi 

Le foreste nei dintorni del Parco di Paneveggio, nelle Dolomiti, sono mondialmente conosciute per la presenza di abeti rossi (Picea abies) particolari. Si tratta di alberi che possiedono le caratteristiche ideali per la produzione di legno di risonanza, un materiale pregiato che permette di creare strumenti musicali di grande valore.

Alcuni dei violini realizzati dal grande Antonio Stradivari sono fabbricati proprio con il legno di abete proveniente da queste foreste del Trentino.

Abeti di risonanza che si sviluppano anche in Svizzera, come nel Parc régional Jura vaudois e nel Parc régional Gruyère Pays-d’Enhaut, dove il mestiere di liutaio è tramandato da generazioni e dove la preziosa materia prima è custodita in apposite xiloteche.

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Riconoscibili grazie alle loro pigne, gli abeti rossi (Picea abies) sono famosi anche per il legno di risonanza

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Grazie ad una recente pubblicazione scientifica, i boschi di Paneveggio ci svelano ora un’altra particolarità. I ricercatori hanno messo in evidenza che gli abeti rossi di quella zona – in concomitanza con l’arrivo di un’eclissi solare - sono in grado di comunicare tra loro, scambiandosi dei segnali bioelettrici sincronizzati. Lo studio ha inoltre dimostrato che gli alberi sanno anticipare l’evento di alcune ore.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Royal Society Open Science da un gruppo internazionale guidato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, rappresenta un nuovo e importante tassello da aggiungere alla conoscenza del mondo in cui viviamo. Secondo gli scienziati, questa nuova scoperta fornisce in particolare un’ulteriore conferma di quel sistema vegetale definito Wood Wide Web, cioè l’internet delle piante. Un concetto che si riferisce alla teoria nata negli anni ‘90 secondo la quale gli alberi comunicano fra loro. 

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L’intelligenza delle piante

Setteventi 03.06.2025, 07:20

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  • Francesca Margiotta e Marcello Fusetti

Da anni i ricercatori hanno scoperto che le piante sono in grado di scambiarsi informazioni, ma anche nutrimenti con degli intrecci sotterranei tramite le loro radici. Questo avviene anche tra alberi di specie diverse, creando così delle vere comunità vegetali. Un fitto reticolo - chiamato internet delle piante - che prende spunto dall’internet che tutti conosciamo e utilizziamo. Un settore di ricerca in piena espansione, in cui giocano un ruolo anche i funghi che grazie al loro micelio, il loro apparato sotterraneo, garantiscono questi scambi. Un sistema complesso, che potrebbe ricordare il nostro sistema circolatorio.

Ma torniamo ai risultati dello studio nelle foreste del Trentino. In occasione dell’eclissi solare parziale del 25 ottobre 2022, i ricercatori sono riusciti a misurare – grazie a sensori realizzati su misura e dislocati in alcuni punti della foresta – che l’attività elettrica degli abeti si è sincronizzata prima e durante l’eclissi. Inoltre, è stato rilevato che la risposta più intensa è stata generata dalle piante più vecchie. Un risultato che secondo i ricercatori suggerisce che gli alberi siano in qualche modo in grado di conservare una memoria degli eventi passati e di tramandarla agli alberi più giovani.

Un risultato importante che getta nuova luce sul funzionamento degli ecosistemi forestali e che potrebbe avere delle implicazioni relative alla gestione di questi ambienti, in particolare pensando al possibile ruolo di memoria vivente giocato dagli alberi più anziani.

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Le foreste non sono un insieme di alberi singoli, ma comunità di piante che comunicano tra loro

  • IMAGO/imagebroker

La ricerca oltre a portare nuove conferme dell’esistenza dell’internet delle piante, porta pure nuova linfa al concetto di intelligenza delle piante, un argomento sempre più accettato dalla comunità scientifica.

Come sottolineato da svariate pubblicazioni su questo argomento e da molte ricercatrici e ricercatori i cui lavori hanno avuto un impatto internazionale - come Monica Gagliano (co-autrice dello studio), Alessandra Viola, Suzanne Simard, Stefano Mancuso e altri ancora - le piante non sono semplici esseri viventi vegetali, ma organismi complessi capaci di interagire con l’ambiente in modo sofisticato, comunicare, ricordare e persino reagire in maniera attiva adeguandosi agli stimoli ambientali.

Da questo studio e dalle numerose pubblicazioni sull’argomento emerge come sia importante vedere le foreste non come un semplice insieme di alberi singoli, ma come un’orchestra di piante che comunicano tra loro, scambiandosi informazioni e nutrimenti.

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Il giardino di Albert 07.10.2024, 20:50

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