Il picco influenzale in Ticino sembra passato, tuttavia non bisogna abbassare la guardia perché il virus potrebbe tornare a diffondersi. Ad affermarlo è Carlo Balmelli, specialista in malattie infettive e responsabile del servizio prevenzione infezioni all’Ente ospedaliero cantonale (EOC).
Dall'inizio dell'epidemia, sono state ricoverate circa 280 persone. "Il ritmo è diminuito nell'ultima settimana rispetto a quella precedente", fa sapere. L'elevato numero di ricoveri ha comunque sovraccaricato le strutture, e qualche intervento chirurgico meno urgente è stato rinviato. Ma l'emergenza, al momento, sembra superata.
Inoltre, i vaccini quest'anno si sono rivelati poco efficaci per via delle specificità del virus. "Il ceppo predominante finora è di tipo B, ovvero diverso da quello che compariva nelle ultime epidemie", spiega Balmelli. "Questo ha fatto sì che le nostre difese immunitarie non fossero preparate", aggiunge. Questo tipo di virus era "coperto" soltanto dal vaccino cosiddetto "tetravalente".
CSI/eb
CSI 18.00 del 26.01.2018 Il servizio di Furio Ghielmini
RSI Info 26.01.2018, 18:10