I social media spesso assurti a aggregatori d’odio, la stampa in crisi che deve far fronte alla disinformazione professionale e l’industria tecnologica è impegnata in una corsa all’oro per realizzare un “metaverso” che promette sostanziosi profitti. La società dell’informazione è malata? E se lo fosse, come possiamo curarla?
Sono temi che la Fondazione Möbius cerca di esplorare nella 26.a edizione del Premio Möbius Multimedia Lugano, che si terrà venerdì 14 e sabato 15 ottobre all’Auditorium USI.
Interverranno professionisti e addetti ai lavori: Lorenza Ambrisi, Gabriele Balbi, Claudia Bianchi, Nicla Borioli, Gualtiero Carraro, Bertil Cottier, Luca De Biase, Derrick de Kerckhove, Gilles Marchand, Gino Roncaglia, Annamaria Testa e Stefano Vassere. Il Grand Prix Möbius per l’intelligenza artificiale al servizio della società verrà attribuito allo scrittore Paolo Giordano. Tutti i dettagli e il programma sono disponibili a questo link.
Cybersicurezza, la Svizzera non è esente dalle interferenze russe
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