Per alcuni giorni Bellinzona fa da sfondo alle riprese di una nuova serie coprodotta tra Svizzera, Brasile e Stati Uniti. Ma gli elementi ticinesi non si limitano ad alcune parti della location: nella produzione figurano infatti anche professionisti e attori della Svizzera italiana, coinvolti in un progetto innovativo destinato alle piattaforme internazionali, in uscita a breve.
Il soggetto di Don’t choose for me (Non scegliere per me) non punta sull’originalità, ma rientra nei classici intramontabili della soap opera: una giovane donna divisa tra un playboy milionario e un bravo ragazzo squattrinato. A sorprendere, piuttosto, sono alcuni aspetti produttivi. Il primo è il formato: una serie “verticale”, composta da 60 episodi da un minuto, pensati soprattutto per la fruizione su smartphone. L’altro elemento insolito riguarda le riprese: le scene vengono girate due volte, una in inglese e una in portoghese, con cast diversi, così da realizzare un montaggio parallelo per i due principali mercati.
Il Ticino tra le macchine da presa
Dietro le quinte c’è la coproduttrice Nakiya Martinoni, cresciuta in Ticino e attiva da anni nel cinema statunitense. “Aiuto dove posso, organizzo i treni e i trasporti: faccio funzionare le cose”, racconta al Quotidiano. Quanto al formato particolare della serie, Martinoni difende la scelta: “È un po’ una messa in crisi del modello tradizionale, ma tutto il cinema è un po’ una messa in crisi: siamo agli inizi, però chi lo sa cosa c’è nel futuro”.
Davanti alle telecamere troviamo invece, come protagonista della versione inglese, la ticinese Gaia Passaretta, entrata nel mondo della recitazione quasi per caso e ora impegnata in questa produzione internazionale. “Il fatto di poter raccontare delle storie usando la parola ma anche soprattutto le emozioni e avere la libertà di esprimere queste emozioni senza essere giudicata, per me è stata una cosa bellissima e soprattutto liberatoria”. Nel cast figura anche un altro ticinese, Davide Romeo, coinvolto pure nella produzione.
La serie, diretta dal brasiliano Victor Soares, sarà visibile già dal prossimo mese in Nord e Sud America e in Asia.










