La Lex Netflix, entrata in vigore il 1° gennaio 2024, inizia a mostrare i suoi effetti positivi sul cinema svizzero. Dei 30 milioni di franchi attesi per il primo anno, 15,9 milioni sono già stati investiti in produzioni locali.
La nuova legge impone alle piattaforme di streaming e alle grandi emittenti straniere di investire almeno il 4% del loro fatturato lordo annuo nella creazione cinematografica elvetica. A fine marzo 2024 si erano registrate oltre 70 società, di cui 21 soggette all’obbligo di finanziamento, secondo quanto indicato dall’Ufficio federale della cultura (UFC) in una scheda informativa pubblicata oggi (sabato) a margine del Locarno Film Festival.

Speciale Festival del film Locarno
Il Quotidiano 07.08.2025, 19:00
Carine Bachmann, direttrice dell’UFC, si dice soddisfatta: “La misura è stata accettata, la sua introduzione non ha comportato particolari difficoltà e gli effetti sono già visibili”. Il fatturato dichiarato per il 2024 raggiunge i 752 milioni di franchi, in linea con le stime fatte durante i dibattiti parlamentari.
Degli investimenti già effettuati, 9,3 milioni sono stati destinati alla cosiddetta “creazione cinematografica”, ovvero all’acquisizione e alla produzione di film: 5,9 milioni per l’acquisizione di progetti, 2 milioni per coproduzioni e 1,4 milioni per licenze di film esistenti. Non sono stati effettuati investimenti in produzioni su commissione.
La fiction ha ricevuto la fetta più grande, con 8 milioni di franchi divisi tra lungometraggi (5 milioni) e serie (4,2 milioni). La ripartizione geografica vede 6,1 milioni destinati alla Svizzera tedesca e 3,1 milioni alla Svizzera romanda. Oltre alla creazione, 4,9 milioni sono stati investiti nella promozione dei film e 1,3 milioni nei festival. Le società di gestione dei diritti d’autore hanno ricevuto 400’000 franchi.
Le 21 imprese interessate dovranno investire complessivamente 30,1 milioni di franchi. I restanti 14,2 milioni devono essere spesi entro il 2027. In caso di inadempienza, le aziende dovranno pagare una tassa di sostituzione dopo quattro anni.
Tra i nove progetti già finanziati figurano le stagioni 3 e 4 di “Tschugger” e la serie “Winterpalace”. L’UFC precisa che per una delle produzioni non può ancora rivelare il nome dell’azienda investitrice.
L’UFC nota che il mercato dello streaming continua a crescere, ma a un ritmo meno sostenuto, mentre le finestre pubblicitarie segnano un leggero calo.

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