Un’importante mostra fotografica all’International Centre for Photography di New York renderà omaggio dal 31 gennaio al 4 maggio 2014 ad un Robert Capa insolito. Saranno infatti esposti ben 125 scatti mai visti, in Kodachrome ed Ektachrome, oltre a molti inediti ed altri dimenticati per decenni di quello che è considerato uno dei più importanti fotogiornalisti del ‘900.
Chi visiterà la speciale mostra potrà osservare una selezione di migliaia di altre immagini a colori che il maestro realizzò nel corso della sua carriera, dal 1938, quando si recò in Cina per “coprire” la guerra contro il Giappone, al 1954, quando morì ucciso da una mina mentre raccontava all'America e al mondo la guerra del Vietnam. Tra le foto scattate per riviste americane come Life, Collier's Holiday e Ladies' Home Journal e per l'agenzia fotografica Magnum da lui co-fondata nel 1947 ci sono studi dell'amico Pablo Picasso che nel 1948 gioca con il figlio piccolo Claude al mare nel sud della Francia.
Il fotografo di origini ungheresi fu uno dei primi a sperimentare sul colore un formato relativamente nuovo all'epoca, snobbato come troppo commerciale e
una distorsione della realtà dai suoi contemporanei. "Fotografia a colori? È qualcosa di indigeribile. La negazione di tutti i valori tridimensionali della fotografia", diceva all'epoca l'amico Henri Cartier Bresson che poi distrusse, purtroppo, una larga massa dei suoi negativi e trasparenze colorate.
Dopo la morte di Capa l'intero lavoro a colori, circa 4'200 tra scatti di viaggi, moda, ritratti di star Hollywood, è stato trascurato da critici e storici. La mostra di New York si prefigge di colmare questa dimenticanza.
ATS/Red.MM/sdr