Comprare qualcosa ora e pagarlo nei prossimi mesi: è questo il concetto di base del “buy now - pay later” (compra ora, paga dopo), un modello che si sta diffondendo in Svizzera ma è già ben affermato nel Regno Unito.
Nel più grande mercato del commercio online d’Europa più del 40% della popolazione ha già utilizzato questo sistema di pagamento da quando è stato introdotto, una decina di anni fa. Un sistema allettante, in particolare per chi ha una disponibilità economica limitata e può, a prima vista, concedersi così degli acquisti che normalmente non potrebbe permettersi.
L’accumulo di questi micropagamenti, così come i tassi di interesse e spese di sollecito elevati applicati da alcune compagnie, possono però far esplodere il debito di persone già in difficoltà, ma non solo, come testimonia un approfondimento di RTS.
Pagamenti rateizzati: opportunità o pericolo? (A bon entendeur, RTS, 02.12.2025)
Acquisti impulsivi
Il sistema può tentare a comprare prodotti che non sono essenziali. Inoltre, “alcune aziende spingono i clienti ad acquistare cose che semplicemente non possono permettersi, con metodi talvolta predatori”, spiega Luke Carthy, specialista di e-commerce. A volte impongono un importo minimo di acquisto, ad esempio 200 franchi, inducendo i clienti a spendere di più.
Per la psicoterapeuta Vickey Reynal, il “pagare più tardi” rafforza gli acquisti impulsivi: “Si prova eccitazione, orgoglio, persino un senso di realizzazione quando si porta a casa un oggetto che non si sarebbe mai pensato di potersi permettere”. La soddisfazione dell’acquisto, provocato dal rilascio di dopamina, l’ormone del piacere, può anche essere un modo per contrastare emozioni negative, entrando in una spirale di spese.
Per uscire da questo ciclo, suggerisce di prendersi del tempo: “Aggiungete un articolo al carrello e concedetevi 24 ore, o anche qualche giorno, per decidere se vi serve davvero”.
Un altro problema è che le piattaforme che propongono la rateizzazione non comunicano tra loro. È quindi possibile fare molti acquisti dilazionati, senza che i siti siano a conoscenza di eventuali altri pagamenti già in sospeso, e alla fine ci si può trovare in una situazione in cui non si è più in grado di rimborsare le spese.
Presente anche in Svizzera
Twint propone dal 2023 un pagamento differito di 30 giorni, mentre CornerCard consente di suddividere un acquisto effettuato con la sua carta di credito in tre, sei o dodici mesi, in questo caso con interessi.
Partner di Twint per la funzione “paga più tardi”, Swissbilling precisa sul suo sito che al cliente vengono addebitati dei costi in base all’importo dell’acquisto, da 0,50 a 7 franchi. In caso di ritardo, il cliente riceve un primo sollecito gratuito, poi spese di richiamo da 5 a 20 franchi. Non è previsto un importo minimo di acquisto. CornerCard richiede un importo minimo di 100 franchi e applica un tasso di interesse annuo del 10,9%.
Raphaël Mahaim, presidente di Dettes Conseils Suisse, è preoccupato dalla diffusione di questo modello e identifica due categorie di persone a rischio. Da un lato c’è chi è appena in grado di pagare le proprie fatture e per cui un imprevisto può far sprofondare nei debiti. Dall’altra ci sono i giovani: Mahaim fa l’esempio di un apprendista, che a fine mese non ha più soldi, ma vorrebbe comprare qualcosa. Con questo sistema può dirsi: “Pagherò il mese prossimo”, ma il problema è solo rinviato.
Se il credito al consumo non è una novità, Mahaim sottolinea che la Legge federale che impone delle protezioni per le persone più vulnerabili si applica solo ai crediti a partire da 500 franchi o con un termine di rimborso di tre mesi o più. Con questi pagamenti rateizzati si è al di sotto di queste soglie.
Il prezzo dell’azzardo
Falò 19.11.2025, 21:00










