Come già molte altre volte, Enrico Cavedon decide di fare un giro con il suo kayak sulla Limmat, a Baden, nel Canton Argovia. Improvvisamente, come riporta SRF, nota sulla riva un oggetto dall’aspetto strano, con delle scanalature. Incuriosito, si avvicina pagaiando e si rende subito conto che è qualcosa di speciale. Dato che è un appassionato di pietre e fossili, sospetta subito che possa trattarsi di un dente di mammut.
Una scoperta straordinaria lungo la Limmat (SRF, 04.06.2025)
A casa si mette al computer, fa delle ricerche, e conferma il suo sospetto: il ritrovamento è un molare di mammut.

Enrico Cavendon con il dente trovato lungo il fiume
Per Cavedon è stato un momento speciale: “Ero felice come un bambino che ha trovato un tesoro”, racconta in un video pubblicato sui canali social del museo di storia naturale Naturama di Aarau, dove ha portato il dente. Le sue ricerche, infatti, hanno anche rivelato che ritrovamenti di questo tipo devono essere segnalati al Cantone.

Il luogo del ritrovamento lungo la Limmat
Al Naturama, la curatrice Alexandra Wegmann è rimasta molto sorpresa dal ritrovamento per diversi motivi. Il dente è stato infatti trovato durante un giro in kayak: “Di solito, oggetti del genere vengono scoperti da operai in cave di ghiaia o cantieri”, spiega. Inoltre, si tratta del primo ritrovamento di un dente di mammut, estremamente molto ben conservato, nella valle della Limmat, nei pressi di Baden.
Al Naturama, il reperto è stato pulito, esaminato e conservato per dieci settimane. Le analisi hanno rivelato che si tratta del molare di un mammut lanoso. Probabilmente il mammut è morto piuttosto giovane, attorno ai 25 anni, mentre gli animali potevano raggiungere i 70 anni.

Un mammut lanoso adulto aveva un'altezza al garrese di oltre tre metri. Il molare trovato apparteneva a un animale alto circa 2,5 metri.
Wegmann non può dire con precisione quanto tempo fa il mammut sia vissuto. “Per l’esame necessario, la datazione al carbonio, mancava il collagene nel dente. Probabilmente è stato dilavato nel corso degli anni”. Si stima che il mammut abbia vissuto circa tra i 18’000 e i 20’000 anni fa.
Una stima basata su altri ritrovamenti nella regione. Ad esempio, un ritrovamento dalla cava di ghiaia Geelig nella vicina Turgi (oggi parte di Baden). La datazione al carbonio di un molare di mammut trovato lì ha rivelato un’età di oltre 18’000 anni. In una cava di ghiaia nel comune vicino di Gebenstorf è stato trovato un osso di cavallo datato a poco più di 21’000 anni.
Nota dolente per lo scopritore
Enrico Cavedon avrebbe naturalmente voluto tenere lo spettacolare ritrovamento. Ma “i reperti storici trovati nel terreno appartengono al Cantone”, spiega Wegmann. “Enrico Cavedon e la sua famiglia possono naturalmente venire a trovarci in qualsiasi momento per ammirare il dente di mammut”. Presto il reperto sarà esposto al pubblico nella mostra permanente del Naturama.
La prima impronta della storia
Setteventi 03.06.2025, 07:20
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