Picanha, caffè e zucchero costeranno molto di più negli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump ha dato il via libera a dazi del 50% sui prodotti provenienti dal Brasile. Lo ha riferito la Casa Bianca in una nota.
Il presidente americano ha firmato mercoledì un ordine esecutivo per imporre dazi del 40% sul Brasile, portando l’importo totale al 50%, “per far fronte alle recenti politiche, pratiche e azioni del governo brasiliano che costituiscono una minaccia insolita e straordinaria per la sicurezza nazionale, la politica estera e l’economia degli Stati Uniti”, si legge sempre nella nota.
Tra le motivazioni, l’amministrazione Trump cita in particolare il processo nei confronti dell’ex presidente Jair Bolsonaro e di migliaia di suoi sostenitori da parte del governo brasiliano. “Costituiscono gravi violazioni dei diritti umani che hanno minato lo stato di diritto in Brasile”, attacca la Casa Bianca.
Anche l’India nel mirino: “Aiuta la Russia”
Sempre mercoledì il presidente degli Stati Uniti ha annunciato sul suo social network Truth che i prodotti indiani saranno soggetti a dazi doganali del 25% quando arriveranno negli Stati Uniti a partire dal 1° agosto, precisando che sarà aggiunta una “penalità” per l’acquisto di petrolio russo. Trump ha accusato l’India di aver “acquistato la maggior parte dei suoi equipaggiamenti militari dalla Russia. Sono i maggiori clienti del petrolio russo quando tutti vogliono che Mosca smetta di uccidere in Ucraina”.
Non è sembrato, per ora, scomporsi più di tanto il Governo indiano che “prende nota dell’annuncio del presidente statunitense sul commercio bilaterale e ne sta studiando le implicazioni. India e USA sono impegnati da vari mesi in negoziati che mirano a raggiungere un accordo bilaterale corretto, bilanciato e benefico per entrambe le parti. Riconfermiamo il nostro impegno in questa direzione”.

Dazi statunitensi, l'attesa della Svizzera
Telegiornale 29.07.2025, 20:00