Il franco forte pesa anche sulle industrie casearie. Per rimanere competitivi nonostante l’apprezzamento della moneta elvetica, i produttori di formaggio hanno dovuto abbassare i prezzi e questo ha portato ad una diminuzione del fatturato nel primo semestre 2015, nonostante le esportazioni siano aumentate del 6,7% toccando quota 32'147 tonnellate.
Il giro d’affari è sceso a 268,8 milioni di franchi, il 3,4% in meno rispetto allo scorso anno, rende noto venerdì l’organizzazione Switzerland Cheese Marketing.
A soffrire maggiormente troviamo l’Emmentaler, che ha visto diminuire l’export dell’11,3% ma che con una quota di mercato del 18,9% rimane il più venduto all’estero; segue il Gruyère (-2%; 17% del totale). In controtendenza il Tilsiter – le vendite fuori dai confini nazionali sono aumentate dell’8,7% - e il formaggio per raclette (+12,7%).
Tilsiter (foto) in controtendenza
In calo pure il fatturato delle importazioni (-13,7%), a fronte di un aumento delle quantità del 2,6% a 27'505 tonnellate. Quasi l'80% del formaggio svizzero esportato finisce in Europa mentre l'85% dell'import proviene da Italia, Francia e Germania.
ATS/ludoC
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