Kazakistan, Perù, Brasile e Russia: questi, secondo i dati diffusi venerdi da Bloomberg, sono i mercati sui quali si sarebbe dovuto puntare nel 2016, guardando i risultati realizzati dalle borse a fine anno. L'indice kazaco, che comprende solo nove titoli, ha guadagnato il 62%, quello peruviano il 58%, a Brasilia è salito del 57% e a Mosca del 52%.
A titolo di confronto, lo Swiss Market Index di Zurigo nel corso dell'anno ha lasciato sul terreno i6,5 punti percentuali.
All'estremo opposto dello spettro si trovano Nigeria (-41%), Egitto (-30%), Mongolia (-26%), Ghana (-25%) e Cina (-18%), mentre Milano, con un -14%, è stato il decimo peggiore mercato a livello globale.
ATS/sf