Lufthansa taglierà complessivamente circa 4’000 posti di lavoro entro il 2030. Secondo quanto comunicato, oggi, lunedì dal gruppo, gran parte dei tagli riguarderà posti di lavoro in Germania.
Secondo l’azienda, proprietaria anche di Swiss, ciò riguarda principalmente i settori amministrativi, mentre le attività operative come il traffico aereo non saranno interessate. La misura è motivata dai guadagni in termini di efficienza ottenuti grazie alla digitalizzazione, all’automazione e a una maggiore concentrazione dei processi.

Lufthansa licenzia
Telegiornale 29.09.2025, 12:30
Allo stesso tempo, il gruppo aereo ha presentato obiettivi di rendimento più elevati e intende gestire in modo più centralizzato le sue compagnie - Lufthansa, Swiss, Brussels Airlines e ITA - al fine di sfruttare le sinergie. Un altro elemento del programma del gruppo è costituito dal più grande rinnovamento della flotta nella storia dell’azienda: entro il 2030 saranno consegnati più di 230 nuovi velivoli, di cui 100 per le lunghe distanze.
Ma prima di tutto, il management deve occuparsi di un imminente sciopero dei piloti. Martedì (domani) si conclude la consultazione del sindacato dei piloti Vereinigung Cockpit (VC). Il sindacato ha invitato i propri membri della società principale Lufthansa e della controllata Lufthansa Cargo a decidere in merito a un’azione sindacale. Il punto controverso sono le pensioni aziendali.
Possibili ripercussioni in Svizzera, ma non ci sono ancora decisioni
La riduzione di 4’000 posti decisa da Lufthansa potrebbe interessare anche i dipendenti svizzeri che svolgono mansioni a livello di gruppo: non sono però ancora state prese decisioni concrete, ha detto un portavoce di Swiss all’agenzia AWP. Per la stragrande maggioranza del personale della compagnia elvetica non dovrebbe esserci alcuna ripercussione.

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