Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso giovedì sera di interrompere immediatamente i negoziati commerciali con il Canada. Trump ha accusato le autorità canadesi di aver distorto le parole del suo predecessore Ronald Reagan in una campagna pubblicitaria contro l’aumento dei dazi doganali tra i due Paesi.
“La Fondazione Ronald Reagan ha appena annunciato che il Canada ha utilizzato in modo fraudolento una pubblicità, che è falsa, in cui Ronald Reagan si esprime negativamente sui dazi doganali”, ha scritto il presidente nel suo messaggio. Si riferisce alla campagna pubblicitaria finanziata dalla provincia canadese dell’Ontario, per circa 75 milioni di dollari, per convincere gli elettori repubblicani americani, secondo quanto riportato da diverse testate.
Donald Trump, però, accusa le autorità canadesi di aver “agito in questo modo solo per influenzare la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti e di altri tribunali”, dinanzi ai quali è in corso una causa sulla legalità dei decreti del presidente americano che hanno portato a queste misure tariffarie.
La Fondazione Ronald Reagan ha dichiarato su X che la campagna pubblicitaria canadese ha utilizzato “in modo selettivo estratti audio e video” di un discorso radiofonico sull’argomento del commercio dell’ex presidente repubblicano, tenuto nell’aprile 1987. Secondo la Fondazione, la pubblicità “distorceva” le parole di Ronald Reagan (presidente dal 1981 al 1989), aggiungendo che “si sta valutando la possibilità di intraprendere azioni legali in merito”.
Ottawa critica duramente i costruttori d’auto americani
E prima della decisione di Trump, il governo canadese giovedì ha stretto la morsa sui costruttori automobilistici Stellantis e General Motors (GM), limitando le importazioni di veicoli che beneficiano di misure tariffarie preferenziali in Canada. I costruttori avevano recentemente annunciato di voler eliminare le linee di montaggio o trasferire la produzione negli USA.
“Questa misura è stata adottata in seguito alla decisione inaccettabile dei costruttori automobilistici di ridurre la loro presenza produttiva in Canada”, ha dichiarato il Ministero delle Finanze in un comunicato, sottolineando che le due multinazionali “non rispettano i loro obblighi legali”. Ottawa ha ridotto del 24,2% la quota annuale del contingente che può beneficiare di una riduzione delle tariffe doganali per GM e del 50% per Stellantis, ha precisato una fonte governativa.
Il settore automobilistico canadese ha subito recentemente una serie di pesanti perdite a causa dei dazi imposti dal presidente statunitense, che hanno gravemente danneggiato i rapporti tra Canada e Stati Uniti, due partner commerciali di lunga data. Il governo canadese, “profondamente deluso” dai costruttori di veicoli USA, ha minacciato di utilizzare tutti i mezzi a disposizione per far rispondere le aziende delle centinaia di milioni di dollari di fondi pubblici ricevuti negli ultimi decenni. In Canada l’industria automobilistica canadese impiega circa 125’000 lavoratori, la stragrande maggioranza dei quali si trova nella provincia dell’Ontario. L’anno scorso sono stati prodotti in Canada circa 1,3 milioni di veicoli leggeri, di cui 1,1 milioni esportati negli Stati Uniti.
RG delle 7.00 del 24.10.25, la cronaca
RSI Info 24.10.2025, 07:34
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Trump annuncia dazi al 35% per il Canada
Telegiornale 11.07.2025, 20:00






