UBS ha ancora pendenze da risolvere

UBS non ha ancora risolto tutti i problemi del passato: come si deduce dal rapporto di gestione pubblicato oggi (venerdì), sono ancora dodici le vertenze e i procedimenti aperti che vedono coinvolta la prima banca svizzera. Per farvi fronte, sono stati costituiti nel 2013 accantonamenti per 1,62 miliardi di franchi.

All’istituto sono ancora contestati comportamenti scorretti sul mercato delle divise, su quello ipotecario statunitense, nell’ambito della vicenda Madoff, del fallimento della Lehman Brothers e della gestione patrimoniale transfrontaliera in Germania e in Francia, per non citarne che alcuni.

I vertici prevedono che l’UBS, già sorvegliata speciale, sarà presa di mira più duramente della concorrenza. Non è definitivamente archiviato nemmeno lo scandalo delle manipolazioni del Libor, malgrado gli 1,4 miliardi di franchi di ammende versati alle autorità di Berna, Londra e Washington. Le inchieste non sono chiuse, né sono escluse denunce sul piano civile. D’altra parte, è notizia di oggi che anche a Hong Kong i cambisti della banca avrebbero operato per influenzare il tasso.

ATS/pon