UBS ha chiuso i conti del primo trimestre del 2025 con un utile netto di 1,69 miliardi di dollari (1,4 miliardi di franchi), un dato inferiore del 3,6% a quello fatto segnare un anno fa, ma migliore delle attese formulate dagli analisti. La prima banca elvetica annuncia anche ulteriore progressi nell’integrazione dell’ex rivale Credit Suisse e risparmi conseguiti per 0,9 miliardi. In totale si toccano gli 8,4 miliardi, su un obiettivo di riduzione dei costi fissato a 13 miliardi entro il 2026 rispetto alle cifre del 2022.
L’amministrazione patrimoniale, settore centrale per l’andamento dell’istituto, registra un afflusso netto di nuovi capitali pari a 32 miliardi di dollari. UBS gestisce così ora complessivamente averi per 6’153 miliardi. Anche l’Investment Banking ha fatto meglio che lo scorso anno, mentre gli affari svizzeri soffrono dei bassi tassi di interesse.
In prospettiva futura, citato in un comunicato di mercoledì, il CEO Sergio Ermotti si dice ottimista all’inizio della fase decisiva dell’integrazione di Credit Suisse e soddisfatto dei progressi fatti. I rischi sono invece quelli legati ai dazi che portano insicurezza sui mercati mondiali e pericoli di un’impennata dell’inflazione e di una frenata della crescita congiunturale.
RG 07.00 del 30.04.2025 Primo trimestre di UBS
RSI Info 30.04.2025, 07:11
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