Mondo

“Autocrazie in espansione ed Europa distratta”

Secondo l’analista Lucio Caracciolo l’allineamento tra Stati Uniti e Russia è pericoloso perché evidenzia un fatto: “Non contiamo e sono gli altri a decidere il nostro destino”

  • 2 ore fa
  • 47 minuti fa
Il nuovo ordine mondiale visto da Lucio Caracciolo
1:07:05

Il nuovo ordine mondiale - La “solitudine” dell’Ucraina

60 minuti 08.12.2025, 20:45

  • RSI
Di: 60 Minuti-Reto Ceschi/Spi 

La nuova strategia di sicurezza americana e delle sue ripercussioni sul panorama geopolitico mondiale. Ne ha parlato a 60 Minuti Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica “Limes”.

L’analista ha iniziato con il delineare i punti chiave della dottrina Trump: “Non esistono più le alleanze, esistono gli allineamenti. Chi si allinea con noi è buono, chi ci contrasta è cattivo”. Un cambio di prospettiva innescato dal fatto che “l’America ha troppi problemi da risolvere in giro per il mondo per aver cercato di cambiarlo. Risultato, è scoppiata una sorta di guerra civile strisciante, una crisi di identità come l’America non l’aveva mai vissuta e che ha portato la priorità sul fronte interno”.

Quanto alla pericolosità per l’Europa di un potenziale allineamento tra Stati Uniti e Russia, secondo Caracciolo: “Ciò mette in evidenzia la realtà, cioè che non contiamo e quindi tutto diventa pericoloso. Sono altri a decidere del nostro destino. E non mi pare che ci sia una consapevolezza veramente seria degli europei sulla situazione”.

L’esperto ha poi affrontato il tema della Cina, evidenziando un cambiamento nella percezione americana: “La Cina non è più il nemico con la maiuscola, tantomeno la Russia, anzi, ma è un competitore naturalmente ostile, contro cui l’America tende a proteggersi, a contenere, ma certamente non ha intenzione di fare una guerra. Tra l’altro per una ragione molto semplice. Questa America, a mio avviso, non è in grado di sostenere una guerra né con la Cina, né con la Russia. Anche perché non ha più i mezzi militari di una volta, ma soprattutto il morale e un fronte interno saldo”.

In mezzo a tutto questo sorge un’altra preoccupazione: “È molto avanzata una delegittimazione della democrazia liberale, quella a cui siamo così affezionati anche se l’abbiamo realizzata in modi sempre più imperfetti qui in Europa e siamo molto più vicini a una espansione del sistema delle autocrazie o più semplicemente del caos”.

Infine, sulla situazione in Ucraina, Caracciolo ha offerto una prospettiva pessimista: “Nel momento in cui si accetta di entrare come si è entrato praticamente dalla primavera del 2022 nella logica della guerra di attrito, in qualche modo la conclusione non può che essere negativa per l’Ucraina. Al di là di quello che poi può significare per la Russia, oggi l’Ucraina è non solo ridotta nel territorio, ma dimezzata nella popolazione totalmente dipendente dall’estero”.

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