La storia

“Non è stata colpa di Dio”

Antiochia è stata particolarmente colpita dal terremoto del 6 febbraio 2023; la storia di padre Francis Dondu

  • 17 marzo, 06:48
  • 17 marzo, 09:21

Turchia, “Non è stata colpa di Dio”

RSI Info 17.03.2024, 09:17

Di: Italo Rondinella

Antiochia, capoluogo della provincia di Hatay, nel sud-est dell’Anatolia, dista 100 km da Aleppo, in Siria, ed è stata una delle grandi capitali del mondo antico, tra i più importanti centri del cristianesimo, quando - nel I secolo d.C. - la religione ha cominciato a diffondersi. Oggi risulta la città più colpita dal sisma che il 6 febbraio 2023 ha distrutto l’intera regione. Insieme alle 23’000 vittime, registrate dopo il terremoto, pure l’attuale piccola comunità cristiana e le evidenze storico-architettoniche del suo passato risultano gravemente danneggiate.

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L'albero di Mosè è un platano che si trova nel distretto di Samandağ, in provincia di Hatay. Si ritiene abbia 3000 anni di storia. A dispetto del fatto che la provincia sia stata una delle più colpite dal sisma, non è stato danneggiato; si dice anche grazie all'aura mistica che lo circonda. Narra infatti la leggenda che la pianta sia nata dal bastone del profeta Mosè che lo aveva piantato al suolo per abbeverarsi presso una vicina fonte, da allora chiamata "acqua dell'immortalità".

  • Italo Rondinella

Il parroco della chiesa cattolica dei santi Pietro e Paolo, padre Francis Dondu, che aveva preso servizio in città appena due anni prima, è un frate cappuccino di origine indiana. Dalla notte della scossa anche la sua vita è stata sconvolta e lui stesso, da uomo di fede, di fronte all’orrore, si è interrogato sull’esistenza di Dio; ma, nonostante la paura, ha deciso di restare in città per aiutare i sopravvissuti della sua comunità a riprendersi dal trauma.

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