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A Kiev attacchi con i droni

Missili sono pure stati lanciati dall'esercito russo contro infrastrutture energetiche, provocando ingenti danni

  • 17 ottobre 2022, 17:22
  • 24 giugno 2023, 00:32

Ucraina, nuovo attacco su Kiev

Telegiornale 17.10.2022, 14:30

  • Keystone

L'Ufficio della presidenza ucraino ha comunicato lunedì pomeriggio che almeno quattro persone sono rimaste uccise (tra queste, secondo il Kyiv Independent, anche una donna al sesto mese di gravidanza), quattro sono rimaste ferite e 19 sono state tratte in salvo dai soccorritori nella capitale dopo gli attacchi di lunedì mattina.

Secondo il primo ministro ucraino Denys Shmygal, i "russi hanno nuovamente attaccato le infrastrutture energetiche dell'Ucraina in tre regioni: "cinque attacchi di droni" sulla capitale Kiev e "attacchi missilistici" sugli Oblast di Dnipropetrovsk (centro-est) e Sumy (nord-est).

"Centinaia di località ucraine" sono senza elettricità dopo gli attacchi russi della notte e di questa mattina, aggiunge l'ufficio del premier. In merito a Kiev, va detto che su 28 droni kamikaze lanciati dall'esercito del Cremlino sulla capitale, 23 sono stati abbattuti dalla contraerea ucraina. Tra gli obiettivi delle “bombe volanti”, che si ritiene siano state fornite dall’Iran, c’erano le strutture ferroviarie del Paese. Il capo delle ferrovie statali ucraine Alexander Kamyshin ha affermato che alcune esplosioni sono avvenute vicino alla stazione centrale di Kiev e che decine di persone si sono riparate in un sottopassaggio della stazione, riuscendo così a salvarsi.

Le autorità di Sumy, dal canto loro, hanno parlato di almeno tre morti e nove feriti provocati dai bombardamenti, soprattutto con missili che le forze russe hanno lanciato contro l'Oblast. In mattinata, tre ordigni russi avevano colpito un "bersaglio civile", come precisato in una nota.

E dopo gli attacchi russi di lunedì mattina con droni su una ditta nel distretto di Zavodsky, fiumi di olio di semi di girasole scorrono nelle strade di Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale. Lo riferiscono media ucraini pubblicando le foto dell'olio che ha inondato le strade e dei serbatoi danneggiati. Il fatto suscita molta preoccupazione tra la popolazione per il timore che qualsiasi scintilla possa accendere il fluido che si è diffuso in molte aree del nucleo, provocando incendi.

Secondo il Ministero della Difesa russo, i missili sul centro abitato di Mykolaiv avrebbero distrutto, invece, un “deposito di carburante e una base” dell’esercito ucraino. È da rilevare che il 17% della produzione mondiale di olio di girasole proviene proprio dai terminali di Mykolaiv che le bombe del Cremlino hanno colpito nelle scorse ore: i droni lanciati dai soldati russi hanno infatti centrato due serbatoi contenenti 7'500 tonnellate di olio ciascuno.

L'UE valuta sanzioni all'Iran e approva l'addestramento agli ucraini

Le ulteriori sanzioni dell'UE allo studio contro l'Iran non si limiteranno all'inserimento nella lista nera di alcune persone qualora fosse dimostrato il coinvolgimento di Teheran nella guerra della Russia contro l'Ucraina, ha affermato il ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn. "Ormai non si tratta più di alcune persone da sanzionare", ha detto ai giornalisti al suo arrivo per la riunione dell'UE.

L'Iran nega di aver fornito i droni alla Russia, mentre il Cremlino non ha mai fatto commenti. "Quello che possiamo vedere ora sono i droni iraniani usati apparentemente per attaccare nel centro di Kiev e questa è un'atrocità", ha detto il ministro degli Esteri danese Jeppe Kofod, affermando che pure l'UE deve adottare "passi concreti" in risposta a questa decisione, come pure al fatto che Teheran reprime duramente i manifestanti nel Paese.

Francia e Germania, entrambe parti dell'accordo nucleare del 2015 con l'Iran, hanno chiarito di ritenere necessarie nuove sanzioni in relazione ai droni utilizzati dalla Russia, dato che tali trasferimenti violavano una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L'UE potrebbe decidere di procedere verso l'imposizione di nuove misure restrittive contro l'Iran, anche se per la giornata di lunedì non sono previste decisioni in merito.

"Cercheremo prove concrete sulla partecipazione (dell'Iran alla guerra in Ucraina)", ha detto Josep Borrell ai giornalisti al suo arrivo per l'incontro, aggiungendo che l'ucraino Dmytro Kuleba avrebbe preso parte all'incontro. Kuleba ha partecipato parlando da remoto in un rifugio antiaereo a Kiev.

Sempre lunedì il Consiglio degli Affari Esteri dell'UE ha approvato la missione di addestramento europea per 15'000 soldati ucraini. I ministri degli Esteri dei 27 si sono riuniti oggi, lunedì, in Lussemburgo. "L'obiettivo della missione - recita una nota del Consiglio - è contribuire a migliorare la capacità militare delle forze armate ucraine di condurre efficacemente operazioni militari, al fine di consentire all'Ucraina di difendere la propria integrità territoriale all'interno dei confini internazionalmente riconosciuti, esercitare efficacemente la propria sovranità e proteggere i civili".

Nel contempo, l'UE ha dato luce verde all'aumento dell'importo del sostegno militare all'Ucraina, che è stato portato a 3,1 miliardi di euro (all'incirca tre miliardi di franchi svizzeri), grazie a un ulteriore emolumento da 500 milioni.

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