È stato annullato il processo per omicidio colposo contro l’équipe medica che aveva in cura Diego Armando Maradona. I giudici del Tribunale di San Isidro (Buenos Aires) hanno deciso per l’annullamento del procedimento poiché è emerso che una dei tre giudici avrebbe organizzato di nascosto la realizzazione di un documentario di cui lei stessa sarebbe stata la protagonista.
La decisione di giovedì è arrivata dopo che la giudice Julieta Makintach si è dimessa, martedì, di fronte alle accuse di violazione etica. “Giustizia Divina” era il titolo scelto per il copione, ritrovato dagli inquirenti insieme a un trailer in cui la togata compare al lavoro per ricostruire la morte del grande idolo argentino. Una sceneggiatura in cui si afferma già che “Maradona è stato ucciso”, come per una sentenza già emessa, incompatibile con il ruolo della magistrata.
Un commento sulla decisione è arrivato dal procuratore Patricio Ferrari, secondo il quale Makintach “ha avuto un ruolo di attrice e non di giudice e quindi “l’annullamento del processo e la sostituzione dell’intera terna di giudici è stata la scelta giusta”. “Era quello che chiedevano tanto la procura come la parte querelante”, ha detto.
Il processo contro 7 membri dell’équipe medica di Maradona era iniziato l’11 marzo per stabilire le eventuali responsabilità dello staff medico sul deterioramento delle sue condizioni di salute - culminato il 25 novembre del 2020 nel decesso per un edema polmonare acuto.
La vita di Maradona è stata caratterizzata da scandali ed eccessi spesso attribuibili a persone interessate a sfruttare la sua fama e soprattutto la sua proverbiale generosità.

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