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Attentato al mercatino di Magdeburgo, via al processo

Alla sbarra il 51enne medico saudita islamofobo che il 20 dicembre del 2024 si lanciò in auto sulla folla uccidendo sei persone

  • 2 ore fa
L'imputato in aula
01:40

RG 12.30 del 10.11.2025 La corrispondenza di Walte Rauhe

RSI Info 10.11.2025, 13:05

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Di: ATS / pon 

Quasi undici mesi dopo l’attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo del 20 dicembre 2024, è iniziato lunedì in questa città dell’est della Germania il processo al presunto autore, un medico saudita islamofobo. Per oltre quattro mesi di udienze (ne sono previste 45 prima delle sentenza di fine marzo), la giustizia cercherà di chiarire le motivazioni di Taleb Jawad al Abdulmohsen, 51 anni, un rifugiato dal profilo atipico, che sui social ha mostrato simpatia per il partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland (AfD) e ostilità verso l’islam e il governo tedesco di cui contestava la politica di asilo. Il movente non sarebbe quindi legato al fondamentalismo islamico.

Con una lunga barba brizzolata, l’imputato ha mostrato sorridendo all’apertura del processo un computer con la data “settembre 2026”. Non ha fornito spiegazioni, ma si tratta del mese in cui si terranno le elezioni regionali in Sassonia-Anhalt, dove si trova Magdeburgo.

Taleb Jawad al Abdulmohsen è accusato dell’omicidio di sei persone (morirono investiti un bambino e cinque donne) e di tentato omicidio in 338 casi, di cui 309 riguardano le persone ferite nell’attentato, compiuto con un’auto a noleggio lanciata sulla folla in pieno periodo festivo. L’attacco aveva infiammato il dibattito su immigrazione e sicurezza durante la campagna elettorale di febbraio, segnata anche da diverse aggressioni con coltello, alcune delle quali commesse da stranieri. E forse aveva contribuito alla sconfitta dei socialdemocratici di Olaf Scholz, alla forte crescita dell’AfD e al successo dei conservatori della CDU/CSU.

L’imputato rischia l’ergastolo con pena minima di sicurezza, secondo l’atto d’accusa che sottolinea il carattere “subdolo” dell’attacco, pianificato da solo per settimane. Secondo gli investigatori, il suo obiettivo era uccidere “quante più persone possibile”. L’uomo - arrivato in Germania nel 2006 - avrebbe agito per “frustrazione” a seguito di “una controversia civile e del fallimento di varie denunce penali” da lui presentate.

Per ospitare avvocati, giudici, parenti delle vittime, testimoni e giornalisti è stata appositamente costruita una nuova aula di tribunale. Il processo esaminerà anche le falle nelle misure di sicurezza attorno al mercatino di Natale, che in Germania erano state notevolmente rafforzate dopo l’attentato islamista del dicembre 2016 a Berlino, costato la vita a dodici persone. Quest’anno, alcune città hanno annullato questa tradizione a causa dei costi dei dispositivi di sicurezza.

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