Aumentano gli attacchi dei coloni israeliani in Cisgiordania

La Cisgiordania è teatro di una crescente ondata di violenze che desta forte allarme internazionale. Nel 2025 si registra un netto incremento degli attacchi dei coloni israeliani contro i palestinesi, con l’ultimo grave episodio avvenuto martedì a Beit Lid, tra Nablus e Tulkarem, quando decine di coloni hanno incendiato veicoli, campi coltivati e una fabbrica, causando feriti e danni ingenti.

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha avvertito che queste azioni rischiano di compromettere gli sforzi per consolidare il cessate il fuoco a Gaza, mentre il presidente israeliano Itzhak Herzog ha condannato gli attacchi. Tuttavia, la decisione di rilasciare tre dei quattro arrestati ha sollevato polemiche, alimentando la percezione di impunità.

Secondo le Nazioni Unite, solo in ottobre si sono registrati 264 attacchi contro palestinesi, mentre dall’inizio dell’anno il numero ha superato quota 700, alcuni con esiti mortali. Preoccupa anche il calo delle indagini: in tre anni sono diminuite del 73%, coincidenti con il mandato del ministro della Sicurezza e leader di estrema destra Itamar Ben Gvir, lui stesso un colono. Nel 2025 sono state avviate appena 60 indagini contro le 235 del 2023. Solo un numero esiguo di queste ha portato ad incriminazioni. 

I palestinesi accusano esercito e polizia israeliana di intervenire solo in rari casi per fermare i coloni, mentre il capo dell’IDF Eyal Zamir promette misure drastiche contro quella che definisce una “minoranza criminale”.