L’ex premier del Bangladesh, Sheikh Hasina, è stata condannata a morte per crimini contro l’umanità, per la sanguinosa repressione delle proteste antigovernative del 2024. Hasina, che vive in esilio in India, è stata processata in contumacia.
Come riferisce l’AFP, è stata dichiarata colpevole di istigazione, ordine di uccidere e inazione per impedire le atrocità. Il giudice ha detto: “Abbiamo deciso di infliggerle una sola condanna, ovvero la pena di morte”.
La Corte, riporta Al-Jazeera, ha affermato che gli attacchi durante le proteste studentesche dell’anno scorso erano “diretti contro la popolazione civile” e “diffusi e sistematici”. Pertanto, “nelle atrocità di uccisione e ferimento grave dei manifestanti, l’imputata Sheikh Hasina ha commesso crimini contro l’umanità con il suo ordine di istigazione e anche per la mancata adozione di misure preventive e punitive”, ha detto. L’ex premier “ha commesso crimini contro l’umanità con il suo ordine di utilizzare droni, elicotteri e armi letali”, ha aggiunto la corte.

Bangladesh nel caos
Telegiornale 05.08.2024, 20:00







