Martedì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato una legge controversa che abolisce l’indipendenza delle agenzie anticorruzione, scatenando rare manifestazioni di piazza a Kiev e preoccupazione tra gli alleati del Paese invaso dai russi.
Secondo un reporter dell’AFP presente sul posto, diverse centinaia di manifestanti sono scesi in piazza nella capitale ucraina per esprimere la loro rabbia. Altri media locali e non solo sottolineano che le proteste si sono estese ad altre metropoli del Paese, come Leopoli (non distante dal confine polacco), Odessa e Dnipro.

Proteste in Ucraina
Telegiornale 23.07.2025, 12:30
Un alto funzionario ucraino ha confermato all’AFP che Zelensky ha firmato la legge. L’iniziativa è stata descritta come un “grave passo indietro” dall’UE, che si è detta “profondamente preoccupata”. Tuttavia, mercoledì mattina Zelensky ha affermato che l’infrastruttura anticorruzione dell’Ucraina continuerà a funzionare. “Solo senza l’influenza russa: tutto deve essere ripulito da tale aspetto. E ci deve essere più giustizia. Il Procuratore Generale è determinato a garantirlo”, ha affermato il capo di Stato ucraino.
L’adozione della legge da parte dei deputati ucraini, all’indomani del contestato arresto di un funzionario che lavorava in una di queste strutture, ha suscitato le critiche di attivisti e ONG ucraine, preoccupate per l’arretramento della democrazia nel Paese, in guerra con la Russia da quando Mosca ha lanciato l’invasione nel febbraio 2022.
La Commissione europea, attraverso la commissaria responsabile per l’allargamento dell’UE, Marta Kos, ha dichiarato di essere “profondamente preoccupata” per il voto di martedì, descrivendolo come una “grave battuta d’arresto” per l’Ucraina nella lotta alla corruzione. Ha aggiunto che il rispetto dello “Stato di diritto rimane al centro dei negoziati di adesione dell’Ucraina” all’UE.
La corruzione è endemica in Ucraina da molti anni, ma il Paese ha fatto progressi con la creazione, rispettivamente nel 2014 e nel 2015, di un organo investigativo, il NABU, e di un ufficio del pubblico ministero, il SAP, specializzato in questi casi.
La Verkovna Rada, il Parlamento unicamerale ucraino, martedì ha votato con 263 voti a favore, 13 contrari e 13 astenuti per subordinare le attività di questi due organismi al Procuratore generale, che a sua volta dipende dal Presidente. Questa misura elimina di fatto la loro autonomia
Lunedì i servizi di sicurezza ucraini (SBU) hanno annunciato l’arresto di un funzionario della NABU, sospettato di spionaggio a favore di Mosca, e hanno perquisito la sede dell’organizzazione, che respinge le accuse. L’arresto è stato denunciato dalla sezione ucraina dell’ONG anticorruzione Transparency International, secondo cui le perquisizioni sono illegali e “mirano a ottenere con la forza informazioni e a influenzare le indagini su alti funzionari”.

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