La CIA avrebbe condotto questo mese un attacco con droni contro una struttura portuale in Venezuela, secondo quanto riferito dalla CNN citando fonti informate. Si tratterebbe del primo attacco statunitense all’interno del territorio venezuelano da quando l’amministrazione Trump ha iniziato, lo scorso settembre, a colpire imbarcazioni sospettate di narcotraffico.
L’attacco non avrebbe causato vittime. Il bersaglio era un molo utilizzato dalla gang venezuelana Tren de Aragua per immagazzinare stupefacenti prima di caricarli sulle navi dirette all’estero. A inizio anno, il New York Times aveva già rivelato che il presidente americano aveva autorizzato operazioni della CIA nel Paese sudamericano.
Né la CIA né la Casa Bianca hanno rilasciato commenti ufficiali, e il governo venezuelano ha mantenuto il silenzio. Tuttavia, parlando lunedì con i giornalisti a Mar-a-Lago, Donald Trump ha dichiarato: “C’è stata una grande esplosione nella zona del molo dove caricano le barche: era la loro area operativa, e ora non c’è più”. Affermazioni simili erano già state pronunciate venerdì scorso dall’inquilino della Casa bianca in un’intervista radiofonica.
Frattanto, lunedì gli Stati Uniti hanno colpito un’altra imbarcazione in acque internazionali nel Pacifico orientale, causando due morti. Si tratta del trentesimo attacco dal settembre scorso, che porta il bilancio complessivo delle vittime a 107 persone. Secondo l’esercito USA, la nave trasportava stupefacenti.
Radiogiornale delle 07.00 del 30.12.2025: Gli Stati Uniti hanno colpito un’imbarcazione nel Pacifico orientale
RSI Info 30.12.2025, 07:00
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