Le autorità bielorusse hanno rilasciato sabato dal carcere, insieme ad altre 13 persone, quello che è forse l’oppositore politico più noto del presidente Alexander Lukashenko: Sergei Tikhanovski. Poche ore prima a Minsk era giunto l’inviato statunitense Keith Kellogg, che aveva incontrato il capo dello Stato al potere dal 1994.

La stretta di mano fra Alexander Lukashenko, a destra, e l'inviato statunitense Keith Kellogg
Il 46enne - ora già a Vilnius - è il marito dell’altrettanto conosciuta Svetlana Tikhanovskaya, che vive in esilio e che ha annunciato la notizia insieme all’ONG Viasna, mostrando un video dell’abbraccio con il compagno di vita e ringraziando Stati Uniti e UE per avere mediato.
Tikhanovski, popolare blogger e attivista, era stato arrestato nel 2020, prima delle presidenziali per le quali aveva manifestato l’intenzione di candidarsi. Fu quindi la moglie a presentarsi al suo posto. Quelle elezioni era state segnate da proteste di piazza senza precedenti e dalla repressione da parte delle autorità. Era stato quindi condannato a 18 anni.
Svetlana Tikhanovskaya ha lanciato un appello affinché vengano rilasciati gli altri 1’150 prigionieri ancora nelle carceri bielorusse. I 14 graziati sabato sono di nazionalità diverse: bielorussa, polacca, lettone, giapponese ed estone, e hanno tutti potuto raggiungere la Lituania.

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Notiziario 21.06.2025, 17:00
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Bielorussia, "elezioni falsate"
Telegiornale 19.08.2020, 22:00