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Budapest pride, oltre 100 mila in piazza. Ma ora si temono le multe

Non ci sono stati incidenti, ma la polizia ha usato telecamere che consentono di identificare i volti. Partecipare ad un evento non autorizzato è passibile di ammenda per quasi 600 franchi.

  • 29 giugno, 07:54
  • 29 giugno, 18:02
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Notiziario

Notiziario 28.06.2025, 23:00

  • Keystone
Di: AFP / RSI Info 

Tra 180 e 200 mila persone hanno partecipato ieri alla trentesima edizione Gay pride di Budapest, affermano i promotori della manifestazione, per i quali si tratta di un’affluenza senza precedenti, nonostante il divieto imposto dal premier populista Viktor Orbán.

Altre stime più conservatrici parlano comunque di ben oltre le 100 mila persone.

La Polizia ha fatto deviare il corteo per impedire un contatto con gruppi più piccoli di estrema destra ed ha installato camere che permettevano di identificare i partecipanti. La partecipazione ad un evento non autorizzato è passibile di multa per quasi 600 franchi.

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Il Pride a Budapest, nonostante i divieti delle autorità

RSI Info 28.06.2025, 18:36

Socialisti al PE chedono sanzioni

“L’Ungheria è un’autocrazia. Non può più essere definita una democrazia. E non solo per il Pride, ma per le leggi liberticide approvate negli ultimi 15 anni da Orbán. Che ha preso di mira i media, i giudici, lo stato di diritto e i diritti fondamentali”.

Lo dice Iratxe Garcia Perez, capogruppo dei Socialisti al Parlamento europeo, al quotidiano italiano La Repubblica che l’ha intervistata durante il Pride di Budapest, a cui ha preso parte in segno di solidarietà insieme ad altri politici europei degli schieramenti liberali e progressisti.

Secondo la Perez “la Commissione europea deve fare molto di più. Deve denunciare l’Ungheria alla Corte di Giustizia europea. E deve aumentare le pressioni su Orban perché non approvi la legge anti-ONG che è in discussione ora. Quando un Paese comincia ad attaccare i diritti fondamentali, la direzione è molto chiara”.

Orban: pride “repellente” organizzato da UE

Viktor Orban ha definito il Pride una manifestazione “repellente, vergognosa” ed ha accusato l’Unione europea di avere ordinato ai partiti di opposizione di organizzarlo. Il premier ungherese parlava ad un gruppo di sostenitori che pende il nome di “Fight Club”.

Per Orban è ancora più chiaro che “questa gente” (i partiti di opposizione, definiti fantocci di Bruxelles) non deve essere lasciata avvicinare al governo. “E noi non li lasceremo”.

La città di Budapest, che ha co-organizzato il Pride, è guidata da un sindaco liberale, Gergely Karacsony. Durante la manifestazione sono stati scanditi anche slogan contro Orban.

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